Archivio per 16 novembre 2016

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Bus Cotral a Frosinone euro zero, quando la rottamazione?

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simona aiuti

Chi si occupa della cosa pubblica a Frosinone dovrebbe semplificare la vita degli dei cittadini e non complicarla, ma sembra che questo concetto a Frosinone non attecchisce!

E’ vero, siamo perennemente immersi in una nuvola grigio rossastra d’inquinamento, tuttavia quando ci si fa male a un dito, non ha molto molto senso tagliare l’intero braccio per evitare di sentire il dolore del dito. E’ un po’ questo che sta succedendo a Frosinone, cittadina nella quale il capolinea COTRAL ora non è in periferia, ma è sito “nella periferia della periferia”, e se lo spostano ancora un po’ lo collocheranno a Colleferro o direttamente a

Ebbene è stato stabilito che gli enormi e inquinanti bus COTRAL noncotral4.jpg potranno più passare dentro in centro, ma finiranno direttamente nell’ameno e isolato capolinea, by passando la città, circolando ad alcune centinai di metri di distanza, che però fanno molto la differenza in termini di disagio.  “I cervelli” forse in fuga, dimenticano un piccolo dettaglio, ovvero che gli utenti salgono sopra questi bus proprio per raggiungere la città, non per evitarla.

Negozi, uffici, scuole, sindacati, ambulatori, supermercati, luoghi di cotral3passeggio, il centro insomma, sono da tutt’altra parte, ovvero lontano dalla desolazione, e visto che i gas di scarico, grazie a questa discutibile ordinanza vengono semplicemente scaricati qualche metro più in là e che restano comunque nell’aria, la stessa, che senso ha tutto questo?

Lasciare i pendolari lontano dalla meta magari in pieno inverno, al buio e sotto la pioggia, obbligarli a prendere delle navette o delle circolari GEAF che non coincidono mai con i COTRAL e chissà perché cotral1dovrebbero, non solo è una perdita di tempo, ma implica dei costi aggiuntivi e forse altri mezzi di trasporto in circolo, quindi si evince che l’inquinamento e il traffico  non si riducono affatto, al massimo si moltiplicano e tutta quest’operazione puzza d’ipocrisia e forse anche di cervello in putrefazione.

Ciliegina sulla torta, la parte alta di Frosinone è ulteriormente penalizzata, compresi i commercianti, poiché se prima qualcuno cotal2scendeva dal bus, prendeva l’ascensore inclinato e andava a fare shopping, così sarà del tutto scoraggiato dal farlo. Che senso ha finire”nella periferia della periferia”, in mezzo al nulla e perdere due ore di tempo? Chi poteva prendere l’ascensore inclinato per scendere nella parte bassa e prendere un COTRAL avrà molte difficoltà nel farlo.

Il traffico ora non è affatto più snello, poiché resta tutto sulla via Monti

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vedremo mai un bus d’ultima generazione come questo a Frosinone?

Lepini e poi via l’ipocrisia, non ci sarà affatto un abbassamento del tasso d’inquinamento, basta pensare che in tante, troppe case già ci sono caldaie che lavorano come locomotive, al punto che si sta in maniche corte in pieno inverno come se si allevassero pitoni e nessuno controlla.

La Regione Lazio, sempre che esista ancora come entità latente, avrebbe dovuto invece incentivare la sostituzione dei vecchi bus inquinanti, incentivare il trasporto pubblico, e non complicare la vita a un esercito di almeno 5.000 pendolari che circolano in 91 paesi che compongono il frusinate. Rendere Frosinone inaccessibile non è stata una grande genialata, l’avranno scoperto i “cervelli”?

Simona Aiuti




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