John Charles: il gigante!
Quando arrivò in Italia dal Galles, la sua terra era nota per un capo di abbigliamento elegante, ma dopo poche partite il pubblico italiano e i tifosi della Juventus s’innamorarono di lui e lo fecero fino in fondo: John Charles era un grande del calcio.
“Grande” in tutti i sensi, quel gigante dallo sguardo tranquillo ed un poco sornione si accingeva a diventare padrone dell’area di rigore. Non solo quella avversaria, per sbattere i palloni alle spalle di Buffon e Grezzi, ma anche quando in difesa bisognava sventare pericolosi calci d’angolo.
Figlio di un minatore, Charles era “nato” alto, e a quindici anni cominciava a giocare a basket, poi scoppiò l’amore del calcio. Nella Juventus nasce il trio con Omar Sivori e Boniperti, tanto diversi ma invincibili assieme.
Da una parte “King John”, potente, tranquillo dall’altra Omar, furbo, rapido, un po’ carogna e l’altro bello, biondo, rubacuori e macchina da gol. Da un lato un gigante, dall’altro un piccoletto fin troppo pepato e un altro che mediava. Il trio è perfetto e lancia la Juventus in un periodo d’oro. In cinque anni, dal 1958 al 1962 arrivano tre scudetti. Subito il primo davanti al Milan con il grande John che realizza ben 28 reti ed è protagonista in campionato dove domina domenica per domenica e vince la classifica dei marcatori.
Charles è il nuovo eroe del nostro calcio e i giornali coniano nomi e sopranomi per il gallese rendendolo un personaggio. Arriva anche la vetrina internazionale con il mondiale del 1958 in Svezia. Charles comincia bene segnando il gol del pareggio nella partita d’apertura con l’Ungheria. Il Galles si qualifica ma esce nei quarti, dove verrà battuto dal Brasile, e il “gigante” rimane in panchina finendo così il mondiale senza colpo ferire.
Rientrato alla Juventus con grosse ambizioni, i bianconeri arrivano solo quarti, con Charles a quota 19. Poi la doppietta dei due scudetti ‘60 e ‘61 con Parola allenatore e con il gallese che realizza rispettivamente 23 centri, terzo nella classifica dei marcatori vinta dal gemello Sivori. L’attacco della Juventus è veramente micidiale, spietato con 92 reti. Sivori è irresistibile, cattivissimo come un campione deve essere, Charles sempre più potente e la regia di Boniperti è sempre elegante e ficcante.
La stagione 1960 è veramente irripetibile con la vittoria anche in Coppa Italia. Una squadra perfetta che si ripete anche l’anno dopo, e il terzo tricolore viene vinto anche grazie ai quindici gol di Charles: un uomo valanga!
In seguito Boniperti lascia il calcio, la difesa viene cambiata e non va. Charles gioca molto con la maglia numero cinque, trasformato da attaccante in stopper. Poi un grave infortunio al ginocchio fa finir peggio una pessima annata.
Qualcosa è cambiato per il gigante buono e dopo un po’ torna a nord, e gioca di nuovo nelle fila dei Leeds United per finire la carriera, e per sognare ancora di lavorare in Italia, forse come allenatore, un sogno che non si è mai realizzato però, e nella leggenda resta John il gigante.
Simona Aiuti