Negli ultimi tempi in molti alzano il sopracciglio davanti all’ennesimo scandalo a sfondo sessuale letto sui giornali, legato a politica e potere.
Il popolo italiano è sempre stato senza memoria e dimentica facilmente ciò che piaccia o meno, fa parte della nostra storia, e se è vero che noi “latini” siamo un po’ esuberanti, altrove di certo non si scherza.
Capi di stato, primi ministri, re e imperatori, uomini e anche donne di potere hanno fatto politica non solo nei luoghi preposti, ma anche in camera da letto.
Papa Alessandro VI Borgia usò la bella figlia Lucrezia come sposa adolescente in vari matrimoni, cercando alleanze politiche a seconda di come tirava il vento e se serviva, il marito del momento o veniva fatto passare per impotente per dichiarare l’unione nulla, oppure lo si eliminava fisicamente.
Qualche secolo dopo, il Conte Camillo Benso di Cavour, anche lui in cerca d’alleanze, come Primo Ministro dell’ancora fragile Regno d’Italia, chiamò la bellissima cugina, la Contessa di Castiglione per inviarla a Parigi con l’ordine d’ottenere l’alleanza di Napoleone III a qualunque costo. La bella Virginia riuscì a compiere la missione, e molti anni dopo mentre faceva salotto, ammirando una camicia da notte verde acqua custodita gelosamente in un’ampolla di cristallo, diceva agli ospiti che era quella la vera bandiera italiana!
E che dire di Madame de Poumpadour, che da abilissima cortigiana, riuscì ad influenzare moltissimo per lunghi anni il Re di Francia Luigi XV, manovrando molte sue decisioni e conquistandosi con abilità un posto al sole e regali faraonici?
Uno scandalo d’amanti, sesso e sangue travolse anche la corte austriaca della leggendaria principessa Sissi, il cui figlio già sposato, si suicidò con l’amante. La tragedia virò brutalmente l’assetto politico della Nazione e solo per una segretissima lettera di Francesco Giuseppe al Vaticano, si poté procedere ad un funerale cattolico.
E se vogliamo fare un altro piccolo passo indietro legato sempre a questa famiglia, la leggenda dice che il vero padre di Francesco Giuseppe fu Carlo Napoleone, figlio di Napoleone Bonaparte, poiché solo con la vicinanza del ragazzo, l’imperatrice Sofia rimase incinta! Tra i due c’era una straordinaria somiglianza inspiegabile, o forse no! Anche questo fatto forse ha cambiato le cose da un punto di vista politico in modo ineluttabile.
Più a nord, il Regno Unito non è da meno, infatti, lo Scandalo Profumo a suo tempo fece tremare il parlamento della regina. Tale evento prese il nome da John Profumo, Segretario di Stato per la Guerra. La sua relazione con Christine Keeler presunta amante di una presunta spia sovietica, seguito dalla falsa testimonianza resa alla Camera dei Comuni allorché fu interrogato al riguardo, costrinsero Profumo alle dimissioni e danneggiarono la reputazione del governo presieduto da Harold Macmillan. Lo stesso Primo Ministro si dimise pochi mesi dopo per motivi di salute.
Passando agli anni ottanta, molti ricorderanno Ania Pieroni che racconta d’aver conosciuto Bettino Craxi con il quale dice d’aver avuto un’importante storia d’amore e per lui Ania pare che ruppe il fidanzamento con il conte Roberto Gancia. Sembra che Craxi le regalò dapprima un piccolo albergo e in seguito una piccola ma influente emittente televisiva privata di Roma: la GBR.
La verità è che davanti alla porta della camera da letto degli uomini e anche delle donne di potere c’è la fila, e per quanto la cosa possa essere esecrabile, e poco edificante, tale libertà di costume ha radici molto profonde nel nostro passato.
La Zarina Caterina di Russia scartava gli amanti come caramelle e costoro dei favori da lei li ebbero senz’altro dal ruolo nell’esercito a cariche e onorificenze balsonate. Alessandro Magno invece, non si divideva mai da Efestione, il suo amante fedele e tale rapporto dovette avere senz’altro dei risvolti nelle decisioni politiche del grande condottiero.
Anche L’imperatore Adriano, follemente innamorato d’Antinoo, ne fu così preso che tale passione ne influenzò senza dubbio una parte del corso della vita fuori dal matrimonio.
E che dire di Caio Giulio Cesare, che pur non sposandola, amò follemente tutta la vita fino alla sua morte la cara Servilia, madre di Bruto. Molte furono le mosse politiche di Cesare, anche ispirate dalla donna che più d’ogni altra amò, al punto che il giorno in cui sposò la diciottenne Calpurnia, mandò in dono all’amatissima Servilia un’enorme e preziosa perla del valore di 6000 sesterzi e tutta Roma ne parlò!
Oggi le sgambettanti escort/cubiste/ragazze immagine si fanno regalare alcune migliaia d’euro, e poco altro, ignorando che dietro l’angolo c’è sempre una ragazza più giovane e bella, mentre gli uomini possono permettersi d’essere decrepiti, ignobilmente tagliuzzati dai chirurghi plastici, forse consumatori di Cialis, e sicuramente in preda ad una amara incombente malinconia che tenta di rifuggire la vecchiaia.
Simona Aiuti