Se in questa nostra Italia martoriata dalla crisi, dalla deflazione un tessuto culturale sfilacciato c’è ancora posto per la poesia, Pietro Baratta allora è
l’ultimo dei moicani, un superstite, un folletto delle parole e del vento che fa viaggiare la poesia. Pietro Baratta, è un poeta salernitano, che ha coltivato fin dall’adolescenza la passione per la musica, le arti e la poesia in una città che è sempre stata faro di cultura e conoscenza, basti pensare alla scuola di medicina salernitana.
Baratta è stato dunque musicista in vari gruppi musicali scrivendo anche testi per canzoni, qualcosa che è già poesia. Ha partecipato a diverse rassegne canore, tra le quali ricordiamo il “Tirreno Festival”, nel quale lo vediamo protagonista in diverse edizioni E’ l’amore che guida il pensiero di questo poeta, senza pudore, senza riserve, e con ogni sentimento che stilla da ogni verso delle sue liriche. Fondamentale fu l’incontro con Giuseppe Ippolito, cantante salernitano, con il quale collabora come autore di Testi di alcuni suoi brani musicali, formando anche una performance lirico-musicale.
Baratta crede nell’amore vero, inteso come puro sentimento che nasce dal profondo di se stesso e cresce insieme con un altro amore che ha aperto il cuore per ricevere e regalare tanto bene; affinché il vero sentimento nella
gente che vi è intorno non possa mai morire, lo si deve coltivare con tanta sincerità, piena fiducia.Brividi, sì brividi, e, innanzitutto, tanta voglia di vivere nella costruzione di ogni sentimento che si affastella a un altro. Fra i diversi artisti salernitani, il poeta Baratta si è distinto per la partecipazione a concorsi letterari, insieme a tanti altri autori, riportando premi e lusinghiere segnalazioni da parte della critica. Fra questi ricordiamo il Premio dell’A.S. Mez. ONLUS – Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno; la II e III Edizione del Premio Letterario “Noi e gli altri”; la IX Edizione del Concorso nazionale “L’Areopago Letterario”; la III Edizione del Premio Artistico-Letterario “Liccardi”; la 23° Edizione del premio Nazionale di Poesia “Rosario Piccolo”. Nel 2006 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie d’amore , dal titolo appunto “Inno all’amore”, premiata al Concorso letterario “Noi e gli altri. Alcune delle sue opere, inoltre, sono state selezionate dalla Ma.gi. Edizioni ed inserite inizialmente nella raccolta “Vette Poetiche” e, successivamente, nella magica collana “La poesia è viva più che mai”.L’uomo dovrebbe immergersi nella poesia come in un bagno di purificazione ed usare un linguaggio che desti sentimenti di amore e di tenerezza, ed è vero, questa è l’ideologia del poeta. Solo così sarà possibile comprendere la vera essenza della vita. Questo dovrebbe sentire il poeta per poter trovare la soluzione di una crisi che tormenta l’umanità, per questo nostro paese ha ancora bisogno di poesia, un maledetto bisogno.Leggendo queste poesie di Pietro Baratta il profuso senso sublime del loro contenuto ci porta via a respirare l’aria delle grandi vette. E’ una trasparenza così delicata e profonda di alta sensibilità che l’artista ci conduce ad altezze di sentimento indefinite. Simona Aiuti