Archivio per agosto 2012

29
Ago
12

CAstelli, fantasmi….ectoplasmi, presenze….

Di Simona Aiuti

Anche Milano ha i suoi fantasmi, e qualcuno sembra anche piuttosto illustre.

Esistono moltissime storie legate alla Scala, soprattutto ai suoi sotterranei, infatti, si dice che siano molti gli spettri e che non vadano mai disturbati. Quelli che studiano e lavorano al teatro fanno la massima attenzione quando parlano e non disturbarli sembra che funzioni.

 

Un corista del teatro afferma di aver visto vagare nel tempio dell’opera lo spettro di Maria Callas. Pare si diverta a spaventare gli ignari spettatori per vendicarsi di quella volta che un gruppo di loggionisti la fischiò e ancora le bruci non aver mai convinto del tutto l’esigente pubblico milanese. Sembra che le apparizioni avvengano sempre al mattino nella zona del loggione dove c’erano i suoi detrattori. Secondo altri il fantasma sarebbe quello di Maria Malibran, altro famoso soprano dell’Ottocento.

Invece, pare che nel parco del castello Sforzesco della città meneghina si dice si aggiri il fantasma della famigerata Dama Velata, una bellissima e altera donna vestita di nero che sparge un profumo di violetta e sembra che al suo passaggio si riscaldi l’ambiente nelle buie notti invernali. Non si sa esattamente chi sia stata in passato, ma si racconta che si aggiri inquieta e pallida tra gli alberi del parco Sempione alla ricerca di qualche uomo che le faccia compagnia. Dicono all’ombra della Madonnina, che appena individuato un bel giovane, la Dama lo prenda sotto braccio e lo conduca in una fantastica costruzione allestita a lutto, che appare all’improvviso tra i fitti alberi e la sottile nebbia. Qui la Dama si offre incondizionatamente all’incauto passante pronta al brindisi a Venere. Nessuno ha mai sentito la sua voce, ma molti ricordano il suo affascinante magnetismo cui non si può resistere.

La passione però, non è totale, poiché nessuno può scoprirle il volto coperto dall’oscuro velo nero. Si tramanda che chiunque abbia tentato di svelarla, si sia trovato di fronte ad un teschio raccapricciante e colto da terrore sia fuggito rischiando di perdersi nella nebbia.

Sempre nel parco del Castello vaga anche il fantasma di Isabella da Lampugnano, bruciata sul rogo come strega nel 1519. Nonostante la sua tragica fine, Isabella sembra non essere in collera; al contrario pare piuttosto divertita a schernire le persone, senza far loro alcun male.
Nella Villa Simonetta a Milano si dice giri ancora il fantasma di Celia Simonetta e dei suoi amanti. In vita pare abbia sedotto molti giovani, poi misteriosamente scomparsi; e pare che facesse esperimenti alchemici per trovare l’elisir di lunga vita.

Nel mercato di Porta Romana si aggirerebbe il fantasma di una strega bruciata viva nel XVI secolo. La donna appare con le sembianze di una mendicante: a chi rifiuta l’obolo viene fatto segno di maledizione e, se qualcuno cerca di rincorrerla la donna si dilegua molto velocemente scomparendo in modo misterioso.

Un’altra storia interessante è quella del fantasma di Carlina. Questo fantasma apparirebbe tra le persone che affollano la piazza del Duomo di Milano. Di tanto in tanto si dice appaia nelle foto degli sposi che vogliono immortalare la loro felicità, felicità a lei negata. Infatti subito dopo il suo matrimonio, Carlina, si recò col marito sul Duomo per ammirare il panorama, a quel punto però, spaventata dalle grottesche figure dei doccioni, Carlina cadde scomparendo.

 

27
Ago
12

Calcio Scommesse, la FIGC parla e gli juventini rispondono!!

“Basta con questi attacchi ai giudici e alla giustizia sportiva, In queste settimane assisto a esibizioni muscolari che mostrano il lato peggiore di uno sport c

he non merita mortificazioni. Sembra che l’unico colpevole di questo calcioscommesse sia Palazzi (…)”. Così continua l’esternazione di fine agosto di Petrucci: “Così non si può andare avanti. Il calcio non può pensare di vivere senza regole o in spregio di quelle esistenti approfittando di casse di risonanza mediatiche superiori a quelle degli altri sport che invece rispettano le regole e i verdetti anche nei settori professionistici. Nelle ultime settimane ho assistito a esibizioni muscolari che ancora una volta hanno mostrato il lato peggiore di uno sport che non merita tali mortificazioni (…)”. E queste cose il buon Petrucci le vuole dire proprio al popolo juventino? Bisogna smettere di attaccare i giudici? Bah! E la democrazia allora in cosa consiste? In una sentenza talebana o da Santa inquisizione da rigurgito seicentesco che chiunque ha una casacca bianconera deve accettare senza battere ciglio? Uno juventino deve offrire il collo al boia e tacere?

 

Cosa dovrebbero fare i “gobbi”? Accettare ripetute condanne prive di fondamento, senza prove e tacere obbedendo? Vedere anche chi è colpevole essere premiato e tacere ancora? Suvvia, il caro Petrucci pretende troppo, un tantinello troppo. Stiamo sfruttando i mass media? Davvero? A noi non pare per niente, infatti, dal 2006, anno in cui è iniziato l’ennesimo attacco persecutorio alla Juventus, la stampa nazionale scritta e parlata, ha taciuto in modo omertoso su tutto. Non ricorda Petrucci che nessuno ha parlato in modo appropriato dei processi che hanno scagionato Moggi, delle schiaccianti prove contro l’Inter, del caso intercettazioni o delle 500 pagine incredibili delle motivazioni del processo di Napoli.

Al contrario siamo noi a trovare inappropriato il tono di Petrucci che ci regalò guido Rossi, di Abete, dell’intera FIGC che evidentemente fallisce negli anni il proprio compito, e siamo noi a chiedere le dimissioni collettive.

E come potremmo non criticare Palazzi, il quale continua a deluderci, poiché prima ci dice che l’Inter è la colpevole di calciopoli, ma poi la grazia con una provvidenziale prescrizione, e nel 2012 ci fa questo regalino di fine estate. Non c’è niente e nessuno di credibile contro Conte, però si dà assoluto credito a Carobbio, Gervasoni, Masiello che combinavano gare, alteravano campionati allegramente, scommettevano e/o facevano scommettere inciuciando con soggetti loschi di etnia rom.

Perché Petrucci è nervoso? Teme di dover trovare 400 milioni di euro sull’unghia? Perché non si esprime mai su certe “intercettazioni”? Perché non ci dice nulla sul caso Vieri? E infine, perché non ci dice che ha intenzione di fare riguardo chi ha commesso tali illeciti sportivi con una meritata radiazione?

09
Ago
12

Scommessopoli, Calciopoli, Palazzi, scandalo!

Lo sport italiano è in crisi e lo sono le nuove generazioni, vista la triste figura del giovane Alex Schwarzer, maratoneta beccato all’esame delle urine con una dose di epo in corpo che ne ha determinato il fine carriera. Ha fatto intendere che non ha retto la pressione, che si è sentito obbligato ad andare avanti e allora ha commesso l’errore imperdonabile di doparsi.

Se la maratona piange, il calcio non ride, infatti, gli accordi, le scommesse clandestine e le zuffe continue stanno riducendo questo sport a brandelli. Cosa fa il Coni? Cosa fa la FEDERCALCIO? E’ evidente che fanno ben poco, o comunque sbagliano sistema e strada per tenere in piedi lo sport italiano.

Calciopoli ne è l’emblema, infatti, è stata un enorme pasticcio mai chiarito e i colpevoli non sono mai stati puniti, semmai qualcuno è stato anche premiato. Questo lascia passare il messaggio che si può imbrogliare e poi tanto o si viene perdonati, o i reati vanno in prescrizione, oppure si risolve tutto a tarallucci e vino e s’insabbia la cosa. Sale il risentimento di chi è stato penalizzato ingiustamente e non si può non costatare che in ogni altro paese civile ci si dimetterebbe.

Se questo è il messaggio che passa, è ovvio che un ragazzo accetta dei soldi per combinare una partita, oppure si inietta in vena delle porcherie per vincere una gara, poiché non vede l’esempio dall’alto come ci insegnava invece il compianto presidente Sandro Pertini.

Se il giovane Alex Schwartz è ora a pezzi, il campionato di calcio italiano sta per iniziare in ombra, sotto tono, e non si vede l’ombra di una blanda giustizia, vedi il caso “Antonio Conte”, allenatore della Juventus, cui si pretende qualcosa di abnorme, si chiedono pene grottesche, quando invece la FIGC sa che non dovrebbe calcare la mano sulla Juve, che non merita di essere ancora penalizzata.

Si ricorda che Luciano Moggi non ha commesso reato, ma ha “pensato di farlo”, questo è uscito dal processo, ed è vero che il reato è previsto, ma è troppo poco davvero.

A Roma, Palazzi, ormai famoso procuratore federale, quando dovette occuparsi di giudicare l’Inter, che alla fine non giudicò, se la prese con molta calma. Arrivarono durissime repliche di Moratti, che ovviamente non fu mai deferito, e quando invece apre bocca Agnelli, viene sempre giù il teatro e piovono guai, indagini e pene severe; che c’entrino i 400 milioni di euro chiesti come risarcimento?

L’affare “Conte” sembra molto palese e non si fanno passi in avanti.

Il 3 agosto 2012 Andrea Agnelli risponde dal sito ufficiale della Juventus in merito all’esito parziale della farsa che vede ancora una volta danneggiato il club bianconero e Calciopoli è lontana dal risolversi. “Costato che la Federazione Italiana Gioco Calcio e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale.(…) Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi.(…)La rispettabilità dei singoli è messa a repentaglio ed è quindi a loro che spetta la parola finale sulle decisioni da assumere, con la consapevolezza che la Juventus li sosterrà in tutti i gradi di giudizio”. E’ questo che fa paura alla federazione, questo andare per tribunali della Juventus, questa determinazione a chiedere 400 milioni di risarcimento per Calciopoli, alla luce delle prove contro altre squadre non punite bensì premiate e andando per tribunali, chi cerca trova!

Quando a mezzo stampa Moratti risponde piccato, ci sono toni accomodanti nei suoi confronti, mentre al contrario i toni si fanno duri e stizziti nei riguardi del presidente juventino.

Si parla quasi di arroganza per il modo quasi irridente con cui la FIGC sottolinea le contraddizioni in cui cadrebbe Andrea Agnelli e questo è paradossale, visti i precedenti e l’esempio che la Federazione gioco calcio sta dando alle nuove generazioni. Se questo è lo sport, la giustizia sportiva, la facilità con cui si possono saltare i controlli anti doping, allora lo sport italiano è in declino, pertanto se si vuole un’inversione di tendenza, si devono cambiare i vertici, che arrivino le dimissioni.

Simona Aiuti

01
Ago
12

FIGC: braccio di ferro con la Juventus…e calciopoli continua..

A quanto pare la Commissione Disciplinare ha respinto la richiesta di patteggiamento per l’allenatore della Juventus Conte, ritenendo non congrua la squalifica di tre mesi con 200 mila euro di ammenda proposta dal procuratore federale Stefano Palazzi. Quindi è tutto da rifare, i tempi si allungano e la guerra dei nervi continua per giungere a un nuovo patteggiamento che umilia un po’ la gente juventina, che non dovrebbe essere sottoposta a uno stillicidio del genere, e la società sembra un po’ troppo accondiscendente; che ci sia in ballo il risarcimento chiesto da Andrea Agnelli per l’affare “Calciopoli”?

 

Antonio Conte è deferito per due omesse denunce relative a presunte combine delle partite Novara-Siena e Albinoleffe-Siena, e purtroppo può fare ben poco per dimostrare la sua innocenza. Visti i precedenti, anche se avesse delle registrazioni audio, forse sarebbe riconosciuto colpevole visto il funzionamento della giustizia sportiva che o punisce a vanvera, o non punisce affatto (vedi Inter).

Conte avrebbe dovuto ricevere una squalifica di 6 mesi, ma la sanzione è stata ridotta di un terzo, per l’art. 23, a 4 mesi e 20 giorni, e poi ridotta a 3 mesi e 200 mila euro di ammenda, con la devoluzione dell’importo, come richiesto dallo stesso Conte, a enti benefici e solidaristici a discrezione della federazione, ma sembra che non basti.

Clima teso, guerra di nervi al centro di un’estate rovente e arroventata da feroci tensioni tra tifoserie e una federazione a brandelli come credibilità.

L’intera dirigenza dovrebbe dimettersi e avrebbe dovuto farlo da anni, visto il deleterio lavoro fatto in “Calciopoli”, i danni subiti dalla Juve e ora non è che vada meglio. Frasi al vetriolo corrono nel web e sfociano in insulti non giustificabili, ma comprensibili da parte di chi ama il calcio e lo vede maltrattato da chi dovrebbe difenderlo e non è in grado né di punire i veri colpevoli, né di dare un’inversione di tendenza. 

In mattinata, prima del processo nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse, Palazzi entrando nell’ex Ostello della Gioventù al Foro Italico di Roma dove ha sede il processo, è stato contestato da una ventina di ultrà juventini. I tifosi della Juve hanno inveito e urlato al procuratore federale “giù le mani da Conte”, “Buffone” ed hanno srotolato uno striscione con scritto “Palazzi uomo di m…”.

Insomma, forse è arrivato il momento di rimettersi in carreggiata, di fare vera giustizia dando un esempio alle nuove generazioni, e l’unico modo di farlo è fare finalmente luce su Calciopoli, poiché finché non si puniranno i veri colpevoli, chiunque penserà di poter delinquere, infangare il calcio e farla franca.




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