Archivio per luglio 2013

07
Lug
13

Frosinone e la Ciociaria d’oggi!

product_thumbnailcopertinaA volte sembra di ripiombare in un Italietta anni cinquanta, dentro la quale, come in un calderone purulento, ci agitiamo tutti, annaspando simili a patate bollite, cercando la più comoda posizione e un posto al sole.

Sgambettiamo alla ricerca più o meno lecita di qualche privilegio, e le donne non fanno la migliore figura.

Poco tempo fa, andando alla messa per la festa del Santo Patrono, ho visto un congruo numero di banchi riservati e mi sono chiesta “chi mai saranno tutte queste personalità? E così tante?”

Ero piuttosto curiosa di vedere tutte queste numerose illustri persone che ci avrebbero onorato della loro presenza e in prima fila per l’appunto, proprio ai piedi dell’altare, davanti ai santi patroni, il vescovo e uno stuolo di chierichetti, corte e via cantando. Siamo giustamente arretrati, comprese le donne anziane, e intenti a recitare il rosario abbiamo attesto l’entrata, direi però poco trionfale, anzi piuttosto dimessa, degli illustri ospiti.

frosinone_city_coa_n9301libricollageLo scrittore famoso non c’era, lo storico dell’arte nemmeno, l’ex Garibaldino ha dato forfè per motivi di forza maggiore, anzi “maggiorissima” che di più non si può. Pittori e giornalisti di grido nemmeno presenti in spirito e nemmeno l’attrice famosa c’era, che te lo dico a fare.

A parte il sindaco, e una manciata di politici, delle personalità non c’era traccia e al loro posto c’erano loro, le “mogli di” che senza alzare un sopracciglio, o forse solo il sedere dalla poltrona del parrucchiere il sabato pomeriggio, si son ritrovate un posto in prima fila, un po’ annoiate, rigirandosi tra le grassottelle manine appena abbellite dalla un po’ tamarra manicure alla moda, un foglietto della messa, con cui avrebbero preferito fare una barchetta di carta.

Dunque, i posti riservati alle personalità sono stati occupati dalle “mogli di” e direi che erano pure un po’ troppo dimesse vista l’occasione del tipo parrucchiera che viene in casa e abituccio stile cresima ad Afragola, scarsa conoscenza dei canti religiosi e pure del bon ton, infatti, hanno umiliato il vescovo, in tipico stile “Tamarronia, che te lo dico a fare!

1e9b37dc919152c2259Evidentemente, visto il profilo del gineceo, queste tipe che hanno occupato almeno sei banchi della chiesa, l’unico merito che hanno avuto nella vita, non è stato quello di trovare la molecola anticancro, o scrivere un best seller sulla cucina macrobiotica, o magari vincere una medaglia alle Olimpiadi nel lancio della gomma da masticare. Piuttosto sembravano più attratte dal primato provinciale di trovare la giusta tonalità di smalto, o trovare il migliore completo per il matrimonio dell’amata cugina.

Quel giorno però avevano tutte solo l’unico merito di essersi fatte impalmare, erano la “moglie di”, con l’espressione della gallina padovana appena intontita dal sole, quel tanto che basta per sembrare mediamente rimbambite, e stavano sedute, lasciando in piedi donne anziane epagepagina fedeli che pregano in silenzio anche in una chiesa vuota, anche quando non c’è nessuno, perché la fede è ben altra cosa, perché la religione non è apparenza, perché la misura di una donna non è calcolabile attraverso i carati che porta al dito, perché una donna, una vera donna italiana, non si presenta con il cognome del marito, anche perché quell’articolo di legge è stato abolito da un pezzo, una vera giovane donna cede il posto a una più anziana, e una vera donna lavora, s’impegna e va avanti con le proprie forze, senza usufruire di lussi e privilegi gratuiti piovuti dal cielo, anche se si tratta di un posto in prima fila durante la festa del santo patrono.

Simona Aiuti

 




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