Non si placano gli animi per la calata dei “barbari olandesi” a Roma e come accade spesso in Italia, c’è una frammentazione delle responsabilità, sembra però che nessuno voglia assumersi l’onore di dire che ha commesso un errore o di prendersi una parte delle colpe.
E’ un dato di fatto che questi facinorosi forse non sarebbero dovuti arrivare a Roma; sono riconoscibili, noti, identificabili da un tatuaggio e quindi il governo Olandese già qui ha peccato di negligenza. Questo gruppo di scalmanati, ha avuto troppo facilmente accesso al cuore dell’Urbe, senza essere fermati o identificati e hanno potuto acquistare clandestinamente birra a volontà da extracomunitari, che il corpo dei vigili urbani sembra non aver nemmeno visto e qui c’è una grossa pecca del sindaco, che appare inerme. Senza soffermarci troppo sul fatto che questi olandesi hanno scambiato la “barcaccia” per una latrina a cielo aperto, dobbiamo stigmatizzare le parole di un notissimo storico dell’arte che ha definito “non grave” il danno al monumento. Orbene, anche noi che non siamo esperti d’arte, possiamo renderci conto facilmente che una scultura del Bernini di travertino, danneggiata e poi velocemente restaurata, è pur sempre una scultura del Bernini e quindi del seicento, e che sotto il restauro celerà sempre una frattura, e sembra poco questo?
Se io mi strappo un vestito e ci metto una toppa, è ovvio che ho effettuato la
riparazione, ma l’abito non sarà più quello di prima. Quindi è ovvio che troppi italiani remano contro. La lezione di civiltà però, arriva proprio dall’olanda, con l’iniziativa che si chiama #ScusaRoma. Molti olandesi hanno dichiarato d’essere scioccati, e il governo di Amsterdam cerca sponsor privati per il restauro, che è già lodevole. Dunque parte via Internet una raccolta fondi dall’Olanda per raccogliere moneta sonante per rimborsare il restauro della Barcaccia, il gioiello del Bernini danneggiato dalla furia degli ormai famigerati ultrà del Feyenoord. Il governo di Amsterdam starebbe sondando la disponibilità di alcune grandi aziende del Paese, pubbliche e private, per finanziare i lavori al centro di piazza di Spagna, dove i tecnici hanno riscontrato 110 scalfitture con danni permanenti causati dal lancio di bottiglie, petardi e altri atti vandalici.
L’iniziativa mira ad arrivare a raccogliere 100 mila euro. Molti cittadini olandesi ben educati, civili e sono costernati per quanto successo, ed hanno un grande rispetto per Roma e per l’Italia. Sappiamo bene che oltre due milioni di olandesi vengono in Italia ogni anno per le loro vacanze e sarebbe un grave peccato, incrinare quest’amicizia. Tace Re Guglielmo, nicchia l’ambasciata e noi restiamo in attesa.
Simona Aiuti