Archivio per agosto 2011
La Juventus va in tribunale
Agnelli bussa ai tribunali per avere giustizia.
La Juventus va avanti!
La disinformazione che ancora impera riguardo le faccende legate a Calciopoli dal 2006 a oggi è disarmante, così come il qualunquismo che vuole Juventus e Inter sullo stesso piano, cosa del tutto falsa prove alla mano.
A rigor di logica invece, il prossimo campionato di serie A, dovrebbe addirittura aprirsi senza l’Inter, che come minimo dovrebbe finire in B e vedersi decurtata di vari titoli, viste le violazioni accertate.
Le azioni legali che la Juventus porterà avanti non prevedono ripensamenti, sono decise, e ruoteranno su due provvedimenti distinti anche se legati a filo doppio sia sul piano giuridico che sportivo. Quello del luglio 2006 con il quale Guido Rossi certificò lo scorrimento della classifica con automatica assegnazione dello Scudetto all’Inter. Poi il provvedimento recente e incomprensibile del 18 luglio di quest’anno del Consiglio Federale, dopo l’esposto della Juventus, respinto, ma direi piuttosto ignorato. Quest’ultima azione è stata vissuta come uno schiaffo, un affronto inaccettabile. In ogni caso la Juventus, anzi la sua dirigenza, ritiene i provvedimenti del tutto illegittimi.
Innanzi tutto è stato presentato il primo ricorso presso il TNAS. Proprio il TNAS è stato preferito all’Alta Corte, perché la Juve come “soggetto giuridico sportivo” può pretendere una richiesta di risarcimento danni non ancora definita, ma senz’altro cospicua.
In questo modo attraverso il TNAS, l’Inter può avere l’agognato tavolo di discussione, anche perché ora è direttamente tirata in ballo insieme alla FIGC.
Il giudizio terminerà probabilmente ad ottobre, e la decisione non sarà soddisfacente, sarà impugnabile al TAR del Lazio, oppure al Consiglio di Stato, e dal momento che Andrea Agnelli si è messo di buzzo buono, possiamo aspettarci che non tralascerà nulla.
Poi sarà presentato un esposto al Procuratore Regionale Lazio presso la Corte dei Conti, poiché, essendo la FIGC inquadrata in un sistema che è il CONI come ente pubblico, è soggetta al controllo della Corte dei Conti. In modo automatico il pensiero va a Guido Rossi, Abete, e agli altri consiglieri federali, quindi si prevedono parecchi mal di pancia e grattacapi per un sacco di persone in carica e non.
Le altre azioni previste e annunciate da Andrea Agnelli saranno: la presentazione di un esposto al Prefetto di Roma e al Ministro dell’Interno, perché la FIGC è comunque un soggetto pubblico a “vigilanza governativa” di natura amministrativa, poi uno al delegato sul Controllo della Gestione presso il CONI e poi anche uno all’Executive dell’UEFA, che potrebbe annullare i poteri della FIGC, e anche qui si potrebbero palesare notti insonni per un po’ di persone che avrebbero potuto decidere e non l’hanno fatto.
Questo è solo l’inizio delle azioni previste, che dovranno sortire delle conseguenze, e a quanto pare altre ne verranno, poiché il piano di azione giuridico di Agnelli è molto ben delineato e prevede diverse strade che potrebbero disegnarsi a seconda del caso.
Il calcio italiano avrebbe, a ragion veduta, violato il principio di “lealtà” verso i propri associati, cardine dell’UEFA e dello sport, e se tali infrazioni fossero poi accertate, ci potrebbe essere anche un commissariamento.
Inoltre se sarà provato che ci fu un errore di valutazione nel 2006 un eventuale risarcimento avrà un certo peso, ma se si accerterà che il danno si è perpetrato nel 2011, avrà un peso molto maggiore.
In questo caso, dovranno essere calcolati danni personali e patrimoniali d’ogni soggetto sia a livello civile nei confronti delle società, sia a titolo di danno erariale nei confronti della Pubblica Amministrazione, e i pubblici ufficiali eventualmente riconosciuti rei in quelle cariche verrebbero tirati di nuovo in ballo. Chissà che ne pensa Guido Rossi!?
Facendo un po’ i conti della serva, quel primo posto era così importante per la Juve anche per motivi economici. Alla prima classificata del 2005/06 l’UEFA garantiva il 40% dei diritti televisivi, così i nerazzurri hanno visto accrescere le proprie entrate dal 15% al 40% in un colpo solo, ma se invece il campionato fosse stato invalidato, la Juve non avrebbe avuto danni, ma sempre il 40% come prima, mantenendo il primato.
Se il mondo dello sport italiano non è in grado di prendere in esame una relazione di Palazzi di cento pagine e prendere uno o più provvedimenti conseguenti e plausibili, allora tali soggetti non sono in grado d’assolvere alle loro normali funzioni. Pertanto il mondo del calcio deve essere revisionato, e quindi prima o poi deve palesarsi qualche organo di Stato che metta la parola fine dal punto di vista penalistico a tutta questa complessa vicenda.
In ultima analisi, come ha detto Andrea Agnelli, e come chi è sportivo, non solo juventino ha nel cuore, il giorno in cui finirà la lotta, sarà il giorno in cui quei due scudetti sudati e guadagnati sul campo li rimetteremo di nuovo nella nostra bacheca.
Inizia un nuovo percorso che vuole la Juventus adamantina!
“Memento audere semper”, ovvero, ricorda di osare sempre, juventino aggiungo io.
Simona Aiuti