Archivio per febbraio 2009

28
Feb
09

Coppe europee un mezzo flop o quasi tranne l’Udinese, ma non tutto è perduto!

fino-alla-fineIl calcio italiano non ha proprio brillato questa settimana nella girandola di coppe europee, e se una squadra piange, le altre non ridono.

Ha aperto le danze l’Inter che si è dimostrata resistente, muscolare e dotata di ottimi elementi da schierare, ma poco altro, infatti, davanti ad uno spumeggiante Manchester che ha macinato un gioco elegante, non ha cavato un ragno dal buco restano bloccando sullo 0-0 l’avvrsaria! E se la prima milanese in campo non ha brillato, la Roma è riuscita a fare di peggio, perdendo imbambolata, come un po’ troppo spesso le capita, portando a casa la pelle della lupa a brandelli e la partita persa per forza di cose.

pavolo40qw61Il Milan ancora una volta mette a nudo una rosa che talvolta da bocciolo che era, si presenta oggi un po’ “spampanata” e il Werder Brema è riuscita a piegare i ragazzi di Milanello con un gioco più incisivo e zebre2determinato, lasciando interdetto Ancellotti, a cui ben poco o nulla si può imputare.

La Juve fuori casa ha perso la testa per un solo momento, e tanto è bastato per incassare una rete, ma almeno ha giocato con coraggio, onore e talento, rischiando di segnare circa tre volte, ma quando quel pizzico di fortuna manca non c’è nulla da fare, nonostante il carattere e la dannata voglia di vincere!

L’1-1 rimediato all’Amsterdam Arena elimina la Fiorentina in modo crudele e forse un po’ ingiusto, anche se i viola sono stati protagonisti di una partita tenuta bene fino a due minuti dalla fine, quando è arrivata la doccia gelata. In vantaggio con Gilardino, la squadra di Prandelli non ha chiuso subito i conti e Leonardo castiga!

La Sampdoria invece esce in modo quasi indolore e direi che c’è poco altro da dire, se non che l’onore della Patria e della bandiera sono state salvate, almeno per ora, dall’Udinese che supera con un bel 2-1 il Lech Poznan e non è poco. In sordina e senza fare clamore, i friulani ddddddddd1accedono agli ottavi di Coppa Uefa come unica rappresentante tricolore, dove si batteranno con lo Zenit San Pietroburgo, attuale campione in carica e squadra molto tosta, ma non impossibile.

Simona Aiuti6293400

25
Feb
09

Il claddagh Ring, l’anello che ho scelto io!!!

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Il Claddagh Ring è il famoso anello irlandese composto da una vera, un cuore manosinistraanello1al centro sostenuto da due mani come ad offrirlo o proeggerlo e sormontato da una corona. Il claddagh Ring è simbolo di amore, lealta ( o amicizia) e ache fedeltà, e deriva il suo nome da Claddagh, un villaggio di pescatori sulla Baia di Galway in Irlanda. Questo anello è scelto spesso come anello di fidanzamento e vera nunziale a secona della mano a cui si porta e da come è rivolta la punta. La parola claddagh in antico gaelico indica la sabbia rocciosa che è tipica proprio di quella zona. Ecco, si tratta di un anello molto particolare, e molto importante per gli irlandesi, che come si sa, sono considerati gli italiani del nord. Ma io l’ho scelto così come si vde, con smeraldo, poichè è una pietra preziosa che ho sempre amato moltissimo. Tale anello secondo me lega con amore, anelloirlandesemdificato1amicizia e fedeltà all’uomo che si ama….

23
Feb
09

oltre l’inverno noi due

p1sta_5t64ifcmomenti, poesia, sogni, desideri, mille particelle che s’intrecciano. Ecco l’ultio colpo di coda di questo freddo inverno ci sta lasciando soli nel gelo e nella pioggia sfrzante. E’ un periodo intenso questo, denso d’impegni, di beghe da risolvere, di emozioni forti e difficoltà da superare e noi sempre qui a combattee contro le avversita….ma non contro le tardone, chissenefregaaa di quelle…o quella!! MA sì…oltre le distanze, oltre le parole..otre ogni cosa, ci siamo noi,,,,indomiti,….noi…oltre tutto e tutti!!fg-carnival_3

19
Feb
09

Cesare Prandelli..un vero gentiluomo del calcio

hh1204119797307_00bc9fbe_01Cesare Prandelli si forma calcisticamente nella Cremonese, una parentesi indolore nell’Atalanta e poi il gran passo verso la Juventus nel 1979. Cesare si dimostra duttile sia difesa che a centro campo, dimostrando carattere, lealtà e pazienza. In una Juventus di stelle che vincerà tutto, farà molta panchina, ma sarà sempre pronto ad ogni cenno del grande “Trap” e non è poco!

Parliamo di un professionista che sa ricoprire qualsiasi ruolo da gran lavoratore, e con umiltà. Trapattoni sa di poter contare sempre su di lui, ma il come ed il quando, sono sempre legati, per forza di cose, all’andamento della partita e dei campioni pluridecorati in campo. Calarsi nella realtà di una gara, spessoav-51 delicatissima, in frangenti magari burrascosi, è roba da specialisti, senza alcun dubbio e uomini intelligenti come è Prandelli.

Nelle sei stagioni in bianconero, totalizza 139 presenze, con 89 in campionato, 27 in Coppa Italia e 23 nelle Coppe europee, togliendosi la soddisfazione di 2 gol in Coppa Italia: niente male! La professionalità di Prandelli è dunque premiata dagli scudetti 1981, 1982 e 1984, dalla Coppa Italia 1983, dalla Coppa delle Coppe 1984 e addirittura dalla Coppa dei Campioni nel 1985.

Quando il buon Cesare arrivò a Torino, fu guardato con “sospetto” dai tifosi juventini, e lui di gavetta ne haprandelli fatta eccome, ma l’incondizionata stima di cui oggi gode è la più grande delle vittorie.

Come libero, di rincalzo/sostituto del mitico Gaetano Scirea, disse comunque la sua al momento opportuno, e quando è stato chiamato a calpestare il campo, se l’è cavata eccome. Certo, non era facile emergere nella Juventus di Platinì, Cabrini, Furino, e Boniek e forse altrove avrebbe avuto più spazio, tuttavia il tempo è galantuomo e la professionalità, l’esperienza e l’onestà con cui oggi allena in serie A, hanno restituito a Prandelli la visibilità che merita, anche se sappiamo che non è importante per lui.

fededefinitivawo3gj0La panchina per molti è scomoda, ma non per lui che convince con tenacia negli anni, aggiudicandosi il premio come miglior allenatore nel 2008, nonostante un periodo non felice della sua vita, poiché dopo una dolorosa malattia, l’ha lasciato l’amata moglie. Oggi Cesare Prandelli allena la Fiorentina con un discreto successo, ancora una volta con la stima incondizionata di tutto il mondo calcistico italiano che lo vede/vuole su panchine sempre più prestigiose.

La modestia, le buone maniere e il rispetto dell’avversario, sono prerogative del coach della Fiorentina, che continua la tradizione di allenatori italiani che continuano ad essere i migliori del mondo. Troppo spesso le società vanno a cercare professionisti all’estero, trovando personaggi bislacchi, mutevoli, “primedonne” che scombussolano panchine e spogliatoi, mentre uomini come Prandelli, continuano il “fil rouge” di Rangone, Nereo Rocco, Bearzot, Pozzo, Valcareggi.

Chissà, un giorno vedremo azzurro!getmedia

Simona Aiuti

 

16
Feb
09

Ciao curiosona, benvenuta nel mio blog

bloggif_4984bca00ef65Come una tradizone recente e consolidata, continuano le incursioni nel mio Donnette/cretine/tardone/fallite/gerontologhe/impiccione/pettegole/mentecatte/
confubolatrici/tramanti/
Andiamo….parlo priprio a te? Ma lo sai che sono gironalista io? Sai che ho le mie fonti? Si che so anche la tua data di nascita? E sapessi quanti usi posso farne…………
Continuano a venire a visitare il mio blog, e sono così sciocche da non aver ancora sexy412capito, che io facciotrovare loro solo ciò che voglio. Ma cosa credono, che io sono una mentecatta come loro? Ma certo che lo credono..
Cosa credete che io venga a scrivere qui….data  e ora di tutti i miei appuntamenti..ciao e alla prossima
12
Feb
09

aspettando San Valentino, ma x noi ogni volta lo è!!!!

sceltipervoi_01lasciva, tenera, effimera, abbandonata, e te, ad ogni gesto, ad ogni desiderio, ad ogni pensiero. Ecco, i desideri, i momenti, i sogni, le impressioni, gli odori e i pensieri che fluttuano nella mia mente, mentre non ci sei. A volte solo io so dove ti trovi, solo a me lo dici. A volte, nessuno sa dove siamo noi due, i meccanismi, le cose non dette, qualche bugia e ogni cosa diventa estranea, diario_02lontanissima da noi. Solo per me sai lasciare ogni tuo impegno, solo per me sai sorridere, solo con me sai trovare le parole, solo con me sai ridere e piangere, e solo con me sai gioire delle piccole come delle grandi cose.  Solo con me riesci a dormire come un bambino. Tra poco sarà S. Valentino e solo noi due sappiamo cosa dire agli altri e cosa non dire. Ricordi quella volta che lo festggiammo il giorno prima?  O quell’anno ke passammo il pomeriggio a letto? donna3

simonaglitter

10
Feb
09

Juve, Inter chi vincerà lo scudetto???

 

 

Il duello Inter Juve continua a passo di tango!

 

 

1-13L’Inter dà una prova di forza contro un Lecce di tutto rispetto. La squadra milanese va subito in vantaggio con lo svedese Ibrahimovic, anche se i nerazzurri di Appiano Gentile soffrono la pressione, ma solo a metà primo tempo il pressing stretto dai leccesi. Ben presto riprendono in mano il bandolo della matassa e quando il tecnico avversario tenta invano di rinforzare in avanti l’attacco, la squadra di Moratti castiga i pugliesi altre due volte con Figo, e Stankivic, mettendo la parola fine alla gara.

La Juve però non sta a guardare e domenica 8 febbraio vince a Catania tornando al secondo posto in classifica 218104077_72667864con uno schiaffo di tre punti in zona Cesarini. Il successo arriva in dieci uomini, nel recupero,animation5 e con un inaspettato Poulsen entrato nel finale al posto di Tiago.

La Juventus mostra ancora una volta caparbietà, carattere e ostinazione tali da impensierire chi sente il suo fiato sul collo. Nel Milan stellare le primedonne sgomitano e si pestano un po’ piedi con i tacchetti, mentre i gobbi a testa bassa e incerottati continuano a stringere i denti, a macinare kilometri e risultati, collezionando di tanto in tanto qualche scivolone. I bianconeri hanno dimostrato una buona condizione atletica, crescendo molto alla distanza come già dimostrato in Coppa Italia, e il duello con i nerazzurri continua. Dunque in pieno recupero, il danese Polsen segna da centravanti puro, facendosi trovare al posto giusto al momento giusto come 1 lampo. La Juve vince a denti stretti e tiene per la coda il biscione, riacciuffando un secondo posto che costringerà gli interisti a guardarsi le spalle ancora per molto.

Simona Aiuti wallpaper_juve5

 

09
Feb
09

Ayrton Senna, la leggenda vive in Italia!

 

a5m7j0tcadfapgocaicsr0tca6vxgraca5mu0rqcabs82nmca10d1r7camyqcgcca4dzigfcawlsw9uca1lqggscan0rod7car78bceca0me52ecaepcm4ycam6gkg9cauxg8vbca428pd3caw6rc0oUn solo pilota brasiliano è amato e ricordato con una statua d’eterna bellezza e una hhhspiegazione non c’è. Si tratta di Ayrton Senna Da Silva che nasce il 21 marzo 1960 a San Paolo. La sua famiglia ha uno stile di vita superiore alla media brasiliana, e Ayrton ricorderà sempre l’importanza del privilegio rispetto a molti altri coetanei. Il padre, nella sua officina meccanica, gli costruirà un piccolo go-kart che Ayrton inizierà a guidare già all’età di quattro anni e che segnerà un destino.

La sua passione per tutto il periodo della giovinezza saranno proprio i go-kart, imparando sia ad assemblarli cheddd a pilotarli: molte sue vittorie sono dovute proprio alla profonda conoscenza del mezzo.

Senna rimane nella storia perché segnò profondamente il modo di correre in kart, e la sua tecnica è ancora adottata. I piloti in genere, nei lunghi rettilinei, bloccano il condotto del carburatore con la mano destra per arricchire la miscela e lubrificare meglio il cilindro con più benzina, poi mettono le mani sul volante in curva. Ayrton invece era in grado di farlo anche in curva, sfruttandone i vantaggi in uscita. 

Ayrton fa il suo debutto vero in una gara ufficiale nel 73’ a Interlagos: vittoria nella prima corsa! Il padre intuisce le potenzialità del ragazzo e lo affida al miglior preparatore disponibile sul mercato, che ricorda: “Non esistevano altri concorrenti per lui. Gareggiava sempre per vincere. Doveva essere vittoria o niente. ayrton_sennaEra un individualista, e mirava costantemente alla perfezione”.

Ayrton capirà presto che per diventare un pilota di F1 deve lasciare il Brasile, la sua famiglia, i suoi amici, per trasferirsi in l’Inghilterra. La scelta sulla categoria cadrà sulla Formula Ford che mette tutti i piloti sullo stesso piano per via del motore unico.

Senna si fa strada, e con 2 titoli vinti a soli 23 anni passa alla Formula 3, e il 1983 è il suo anno: nel campionato inglese decreta il record di dieci vittorie in dieci gare, con nove pole position e restando al comando per 185 giri su 187 totali: niente male!

Il salto verso la formula 1 fu breve, c osa che però lo caricò di enormi responsabilità. L’anno successivo Senna passerà alla Lotus-Renault, e in quell’anno arriveranno le importanti vittorie nel mondiale, la prima sotto l’acqua dell’Estoril in Portogallo, la seconda a Spa in Belgio.

Senna rimane alla Lotus fino al 1987 vincendo altre quattro gare (Spagna, Monaco e due volte negli USA) e arrivando quarto nei mondiali 1985, 1986 e terzo nel 1987. Nel 1988 passa alla McLaren, colleziona 8 vittorie e il suo primo titolo mondiale in F1 e nel 91’ il terzo. Nel 94’ a Imola si compie il destino e la storia di una vita vissuta correndo. E’ il GP di San Marino: tutto l’ambiente è scosso dalla morte del pilota Ratzenberger, avvenuta durante le prove. Al settimo giro, per la probabile rotturaggg del piantone dello sterzo, Senna esce di pista alla curva del Tamburello: lo schianto della sua auto contro il muretto a 300 chilometri orari è terribile, fatale.

Il campione carioca viene subito portato all’ospedale di Bologna in elicottero. Nonostante lo sforzo dei medici, Senna muore alle 18:30 per le gravi lesioni. E’ il 1 maggio 1994, quando il giovane campione scompare entrando nel mito e nella leggenda e l’Italia non lo dimenticherà.

Simona Aiuti

 

05
Feb
09

Juventus in semifinale di Coppa Italia

 

La Juventus vola in semifinale

 

5-0-del-pieroLa Coppa Italia infiamma i Bianconeri che intravedono la Lazio nella prossima e decisiva alexpngfr2partita valida per la finalissima. La squadra del mister Reja alla fine risulta k.o. 4-3 dopo 120 minuti ben tenuti dai napoletani, inchinatisi però davanti a capitan Pinturicchio.

La partita è stata a tratti vibrante ma in fondo con poche emozioni vere. E’ stato annullato un gol regolare a David Trezeguet che avrebbe potuto chiudere la partita in tempi canonici. Il gol è stato annullato a venti secondi dalla fine della gara all’attaccante francese basito, ma non domo. Secondo l’assistente Foschetti, il bomber era in posizione irregolare, ma il replay ha fatto vedere chiaramente che la rete era valida. Il guardalinee è stato ingannato dal movimento di Nedved che 72qeiybnon sfiora il pallone.

Il Napoli tuttavia ha preso in mano le redini della partita verso l’85’, e va molto vicino al vantaggio, anzi butta via il risultato. Lavezzi dalla destra mette in area un cross rasoterra da spingere, anzi da scivolare in rete, ma prima Bogliacino e poi Zalayeta non arrivano puntuali all’appuntamento con il gol e perdono l’attimo.

Paura per De Ceglie per un brutto colpo al torace, ma sembra nulla di grave. L’infinita la partita chiusa dai gobbi ai rigori. Decisivo l’errore dagli undici metri di Gargano che condanna il Napoli e che fa volare la Juve.

pavolo40qw6Simona Aiuti

 

 

 

 

04
Feb
09

mi manchi..come l’aria…e io ti manco..quando son ancora con te….

rbh510260704420649danglersmagiagifsGià, è vero e non posso farci niente, è così, mi manchi amore mio quando non ci sei, e quando non sei con me mi manca l’aria.. Detesto il telefono e non serve una linea solo per me. Posso chiamrti solo io là e vuoi la mia linea libera solo per noi..ma è folle, tutto è folle. Quel qualcosa che ci unisce in una passione sfrenata e mai sopita non è comune, non lo è affatto. La gelosia che anima i nostri corpi è folle, bizzarra, divora noi stessi, ma è viva e mai doma anche lei. Muori all’idea che un altro uomo mi guardi, o che possa toccarmi….ma le “carampane” le donne senza una vita propria che comeglittering-apricot-fairy cagne luride e meretrici stanche, fiutano nei miei pensieri e strisciano nel mio blog, non hanno idea di quello che celiamo io e te in noi!

Vogliono insinuare dubbi nel mio amore per te e nel tuo amore per me..ma non sanno quallo che siamo l’uno per l’alra e i dolci segreti che celiamo in noi…Noi che siamo il futuro e loro che sono il lurido, laido, strisciante, bugiardo passato…povere biscie striscianti…..

t51iicguqmit




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