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Calciopoli: scandalose affermazioni di alcuni dirigenti!

Andrea Agnelli, con la sua pacatezza, parole ferme, ma soprattutto deciso nelle azioni, sembra proprio che non irriti solo Massimo Moratti, un po’ piccato e infastidito negli ultimi mesi, ma anche molti altri soggetti del calcio italico come Petrucci che invita al buon senso.

Abbiamo l’impressione che da più parti, in tanti mandino a dire  al presidente della Juventus:” ma perché non la pianti?..Ci stai infastidendo! Ma perché non ti rassegni?”

Un detto latino però dice che la legge va in soccorso di chi vigila, e non di chi dorme! E cosa dovrebbe fare Agnelli al pensiero che la Federazione ha mandato tutto in prescrizione senza fare giustizia? Non è stata forse la scandalosa disparità di trattamento, e il ping pong di competenze che hanno costretto la Juve a ricorrere ai tribunali?

Sulle reti televisive più importanti, si danno ancora informazioni “false”, dicendo ancora oggi che la Juve ha ricevuto una condanna a Napoli per via delle intercettazioni, invece non solo la Juventus è stata assolta, ma le intercettazioni inchiodano l’Inter che ne è uscita immacolata, per ora. Ci sono fatti tanto evidenti che non è possibile cancellarli.

La Juventus chiede un risarcimento milionario perché non c’è una telefonata compromettente intercettata sulla squadra torinese, mentre , “Hai messo in forma Trefoloni?”, “diglielo a Bertini che è determinante domani”, mettono dentro due preclusi…” e scusate se è poco!

E questi illeciti che hanno violato l’articolo 6 del codice sportivo non hanno un peso? Qualcuno è forse autorizzato a violarlo questo articolo e poi per premio riceve scudetti, ricchi premi e cotillon?

Petrucci dice che il calcio è malato di doping legale, e c’è da chiedersi se la battuta è sua o abbia degli autori che scrivono cose del genere! Se la FIGC avesse utilizzato le intercettazioni a disposizione, in cui Facchetti parlava con designatori e arbitri, forse non avrebbe bisogno di battute da Cinema anni ottanta, considerando il fatto che è stato lui a scegliere un avvocato per anni membro del CDA dell’Inter, con i nerazzurri chiaramente parte interessata alle decisioni che doveva prendere la giustizia sportiva!

C’è da chiedersi a ragion veduta, da quanti anni si era a conoscenza dei rapporti dell’Inter con i designatori, sempre facendo riferimento alle intercettazioni, perché quelle 171 mila telefonate le ha acquistate dopo che tutto era già andato in prescrizione: che tempismo!

A pensar male si fa peccato, però ci si indovina, infatti, le telefonate Facchetti-Pairetto/Bergamo, acquisite per conto della Procura di Torino e palesatesi nel  maggio 2006, erano e sono prova di illecito.

Petrucci è apparso seccato dalla ferma posizione di Agnelli,  e clamorosamente ha detto che c’è mancanza di rispetto per le regole e per l’etica, e alla faccia rispondiamo noi!

La FIGC di Abete per anni ha dormito tra le braccia di Morfeo su quelle intercettazioni resuscitate, riesumate, riabilitate, rispolverate, rianimate, che, in realtà, erano nella disponibilità della parte civile FIGC, e allora mi ripeto che a pensar male si fa peccato però…..!

Oltre al danno, la Juventus dovrebbe accettare supinamente la beffa? Considerando che una società che ha slealmente taciuto le sue telefonate e abboccamenti segreti con un arbitro e con i designatori, frequentato costantemente un arbitro “grimaldello” e poi non basterebbe soltanto il caso di Cristian Vieri per tenere impegnata la giustizia sportiva italiana? Chi ha pedinato Bobo Vieri? Ma soprattutto a qualcuno interessa scoprirlo? Anche l’ex calciatore chiede un risarcimento e anche lui non sembra affatto intimidito.

Qui qualcosa non quadra, ma noi il senso di tutto questo l’abbiamo capito e siamo determinati a rovinargli la festa!

Agnelli e tutti noi dovremmo fare un passo indietro? Io credo invece che altri debbano farsi un esame di coscienza e rimettere le cose a posto, altrimenti potremmo arrivare addirittura ad una sospensione del campionato di serie A per mezzo della giustizia ordinaria. Non è stata la Juventus a volere questo braccio di ferro e non sarà la Juventus a mollare il colpo.

Invece è Moratti che dover fare un passo indietro restituendo quello scudetto, alla luce dell’evidenza di telefonate incontrovertibili.

 Simona Aiuti

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