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07
Lug
13
Frosinone e la Ciociaria d’oggi!
Quel giorno però avevano tutte solo l’unico merito di essersi fatte impalmare, erano la “moglie di”, con l’espressione della gallina padovana appena intontita dal sole, quel tanto che basta per sembrare mediamente rimbambite, e stavano sedute, lasciando in piedi donne anziane e
Regina Camilla dei Volsci, lei citata da Virgilio nell’Eneide è la capostipite della gente Ciociara, e nella Ciociaria d’Oggi è antica eppure attualissima. Ciociaria Oggi e notizie di Regina Camilla , citata in molti libri, documenti e ricercata, studiata, oggetto di conferenze.
La vita della Provincia italiana e in quella che è la Ciociaria Oggi, può essere molto più intrigante di quanto si possa immaginare, specie se si mettono alla berlina tutti i vizi privati o pubbliche virtù della Provincia di Frosinone, e Simona Aiuti ha scoperchiato buona parte di quel torbido che molti si affannano a nascondere nella Ciociaria di oggi, citando Regina Camilla
In una cittadina dell’Italia centrale come tante identificabile con la Provincia di Frosinone,
attorno agli studi della mitica “Radio Camilla”, chiamata così in onore della regina Camilla dei Volsci, si svolgono le vicende umane di segretarie tatuate, improbabili dj, vigili del fuoco sexy, P.R. spregiudicate, trans brasiliani in completi leopardati che hanno lasciato il basket per locali trans, professoresse senza eredità in declino che si dilettano con “libri di magia” e “lettura di tarocchi”, parenti serpenti che si azzuffano, sciampiste innamorate, segretarie tatuate occupate nella lettura dei tarocchi in orario d’ufficio, e insegnati di religione che saltano nel letto del parroco nella Ciociaria di oggi.
Tra sesso, scarpe sexy, droghe alcol ed effetti, politici e giornalisti un po’ disonesti, si possono anche incontrare oneste donne delle pulizie alle prese con l’amore, e ragazze in “tacchi a spillo alla Almodovar” Regina Camilla che si aiutano nelle difficoltà. Alcune giovani donne, correndo impavide su vertiginosi “tacchi a spillo alla Almodovar”, tra agenti di commercio innamorati, commercialisti dai controversi gusti sessuali, forse gay o impotenti, retate della polizia nei Club per scambisti, ragazzine dai capelli fuxia, e infiniti aperitivi e happy hour, combattono come amazzoni moderne, cercando di sfoderare un po’ di quel coraggio che aveva in battaglia la regina Camilla, lei giovane regina dei Volsci che nel 300 a.c. che combatté contro i troiani in quella che è la Ciociaria oggi.
Emulare la mitica Regina Camilla forse è impossibile, ma tra passioni, tradimenti, libri di magia, lettura dei tarocchi gratis, un coraggio da leonesse, uno stiletto di Prada e una “Alviero Martini”, qualcuna di loro in modo riesce a restare a galla e coerente a se stessa nella provincia di Frosinone!
Simona Aiuti

La denuncia di Caterina Tagliaferri, è chiara e prorompente, ed è mossa da una rabbia dovuta all’affollamento e al superlavoro cui è costretto il personale degli ospedali della provincia di Frosinone e del capoluogo in modo particolare.
Caterina è una delle figlie di Ottavio, un uomo di ottantadue anni che è stato sempre sano, ma che durante la degenza nell’ospedale Spaziani di Frosinone, non potendo essere curato direttamente dalle figlie, allontanate per motivi logistici, queste hanno visto il poveretto ricoprirsi di piaghe da decubito.
Chiudere ospedali, diminuire il personale, far correre medici e infermieri su una folla di pazienti che è impossibile seguire nel migliore dei modi, ha prodotto gravi conseguenze per il poveretto, e di tanti altri come lui che non hanno né figli, né denaro per usufruire di strutture private.
Fortunatamente la signora Caterina con la sorella, in seguito si è attrezzata per curare il genitore a casa, con un grande esborso economico, con cure, medicazioni, personale e farmaci che sono costati una cifra molto ingente e ancora non è finita.
Ma cosa sarebbe accaduto se la famiglia Tagliaferri non avesse potuto permettersi delle cure così costose? E cosa accade a chi oggi non può permettersi determinati costi, poiché curarsi costa eccome.
La folla di disperati che ingorga il pronto soccorso dell’Ospedale Spaziani, così piccolo, direi stupidamente piccolo, perché il vecchio “Umberto I” era più grande, ha dovuto addirittura sfrattare dei padiglioni dell’ASL adiacente per far ospitare il reparto malattie infettive, e questo non è accettabile, poiché gli infermieri sono in difficoltà.
Le due strutture sono collegate da un tunnel gelido e in pendenza e quando le infermiere trasportano i malati per delle analisi o radiografie, fanno una grande e inutile fatica.
Qualcuno dovrà intervenire e farlo al più presto.
Simona Aiuti
tag Frosinone, notizie frosinone, Ciociaria Oggi, notizie Sora Frosinone
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dimmidipiu.it gazzettadellirpinia
tacchi a spillo Ciociaria oggi
Donnissima
La vita della Provincia italiana e in quella che è la Ciociaria oggi può essere molto più intrigante di quanto si possa immaginare, specie se si mettono alla berlina tutti i vizi privati o pubbliche virtù della Provincia di Frosinone, e Simona Aiuti, da tempo collaboratrice di Italiachiamaitalia.it, ha scoperchiato buona parte di quel torbido che molti si affannano a nascondere nella Ciociaria di oggi.
In una cittadina dell’Italia centrale come tante identificabile con la Provincia di Frosinone, attorno agli studi della mitica “Radio Camilla”, chiamata così in onore della regina dei Volsci, si svolgono le vicende umane di segretarie tatuate, improbabili dj, vigili del fuoco sexy, P.R. spregiudicate, trans brasiliani in completi leopardati che hanno lasciato il basket per locali trans, professoresse senza eredità in declino che si dilettano con “libri di magia” e “lettura di
tarocchi”, parenti serpenti che si azzuffano, sciampiste innamorate, segretarie tatuate occupate nella lettura dei tarocchi in orario d’ufficio, e insegnanti di religione che saltano nel letto del parroco nella Ciociaria di oggi.
Tra sesso, scarpe sexy, droghe e alcol, politici e giornalisti un po’ disonesti, si possono anche incontrare oneste donne delle pulizie alle prese con amori con l’A maiuscola e ragazze in “tacchi a spillo alla Almodovar” che si aiutano nelle difficoltà.
Alcune giovani donne, correndo impavide su vertiginosi “tacchi a spillo alla Almodovar”, tra agenti di commercio innamorati, commercialisti dai controversi gusti sessuali, forse gay o impotenti, retate della polizia nei Club per scambisti, ragazzine dai capelli fuxia, e infiniti aperitivi e happy hour, combattono come amazzoni moderne, cercando di sfoderare un po’ di quel coraggio che aveva in battaglia la Camilla, lei giovane regina dei Volsci che nel 300 a.c. combatté contro i troiani in quella che è la Ciociaria oggi.
Pinuccia, Mimma, Luisella, Ginevra e qualche altra, riescono a tenere la rotta nonostante tutto, facendo mangiare la polvere alle sfigate che finiscono nelle grinfie di “sette sataniche” casarecce o ubriache in “hotel a Ibiza”, e anche alle vigliacche che non avendo
avuto il coraggio d’osare si sono arrese ingoiando ansiolitici, dopo aver abbandonato i propri sogni, cercando di depredare anche quelli delle amiche ancora in pista in “tacchi a spillo alla Almodovar”.
Emulare la mitica regina Camilla forse è impossibile, ma tra passioni, tradimenti, libri di magia, lettura dei tarocchi gratis, un coraggio da leonesse, uno stiletto di Prada e una “Alviero Martini”, qualcuna di loro in qualche modo riesce a restare a galla e coerente a se stessa nella provincia di Frosinone.
12
Apr
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Ciociaria oggi, Sora, Frosinone,
http://www.youtube.com/watch?v=o-GK-B_RnIA&list=FLjtgDvypHWgI1SefA3F6D6Q&feature=mh_lolzLa vita della Provincia italiana e in quella che è la Ciociaria oggi, può essere molto più intrigante di quanto si possa immaginare, specie se si mettono alla berlina tutti i vizi privati o pubbliche virtù della Ciociaria oggi, Provincia di Frosinone, e Simona Aiuti ha scoperchiato buona parte di quel torbido che molti si affannano a nascondere nella Ciociaria di oggi.
In una cittadina dell’Italia centrale come tante identificabile con la Provincia di Frosinone Ciociaria oggi, attorno agli studi della mitica “Radio Camilla”, chiamata così in onore della regina dei Volsci, si svolgono le vicende umane di segretarie tatuate, improbabili dj, vigili del fuoco sexy, P.R. spregiudicate, trans brasiliani in completi leopardati che hanno lasciato il basket per locali trans lazio, professoresse senza
eredità in declino che si dilettano con “libri di magia” e “lettura di tarocchi”,
parenti serpenti che si azzuffano, sciampiste innamorate, segretarie tatuate occupate nella lettura dei tarocchi in orario d’ufficio, e insegnati di religione che saltano nel letto del parroco
nella Ciociaria di oggi.
Tra sesso, scarpe sexy, droghe alcol ed effetti, politici e giornalisti un po’ disonesti, si possono anche incontrare oneste donne delle pulizie alle prese con amori con l’A maiuscola e ragazze in “tacchi a spillo alla Almodovar” che si aiutano nelle difficoltà. Alcune giovani donne della ciociaria oggi, correndo impavide su vertiginosi “tacchi a spillo alla Almodovar”, tra agenti di commercio innamorati, commercialisti dai controversi gusti sessuali, forse gay o impotenti, retate della polizia nei Club per scambisti, ragazzine dai capelli fuxia, e infiniti aperitivi e happy hour, combattono come amazzoni moderne, cercando di sfoderare un po’ di quel coraggio che aveva in battaglia la Camilla, lei giovane regina dei Volsci che nel 300 a.c. che combatté contro i troiani in quella che è la Ciociaria oggi.
Pinuccia, Mimma, Luisella, Ginevra e qualcun’altra, riescono a tenere la rotta nonostante tutto, facendo mangiare la polvere alle sfigate che finiscono nelle grinfie di “le sette sataniche” casarecce o ubriache in “hotel a Ibiza”, e anche alle vigliacche che non avendo avuto il coraggio d’osare si sono arrese ingoiando ansiolitici, dopo aver abbandonato i propri sogni, cercando di depredare anche quelli delle amiche ancora in pista in “tacchi a spillo alla Almodovar”.
Emulare la mitica regina Camilla forse è impossibile, ma tra passioni, tradimenti, libri di magia, lettura dei tarocchi gratis, un coraggio da leonesse, uno stiletto di Prada e una “Alviero Martini”, qualcuna di loro in modo riesce a restare a galla e
coerente a se stessa nella provincia di Frosinone della Ciociaria oggi!
Tacchi a spillo nella ciociaria oggi in stile Almodovar
Alviero Maritni frosinone
Simona Aiuti presenta: “Provincia segreta e tacchi a spillo”
In stile Almodovar si svelano vizi privati di Frosinone!
La vita della Provincia italiana e in quella che è la Ciociaria oggi, può essere molto più intrigante di quanto si possa immaginare, specie se si mettono alla berlina tutti i vizi privati o pubbliche virtù della Provincia di Frosinone, e Simona Aiuti ha scoperchiato buona parte di quel torbido che molti si affannano a nascondere nella Ciociaria di oggi.
In una cittadina dell’Italia centrale come tante identificabile con la Provincia di Frosinone, attorno agli studi della mitica “Radio Camilla”, chiamata così in onore della regina dei Volsci, si svolgono le vicende umane di segretarie tatuate, improbabili dj, vigili del fuoco sexy, P.R. spregiudicate, trans brasiliani in completi leopardati che hanno lasciato il basket per locali trans, professoresse senza eredità in declino che si dilettano con “libri di magia” e “lettura ditarocchi”, parenti serpenti che si azzuffano, sciampiste innamorate, segretarie tatuate occupate nella lettura dei tarocchi in orario d’ufficio, e insegnati di religione che saltano nel letto del parroco nella Ciociaria di oggi.
Tra sesso, scarpe sexy, droghe alcol ed effetti, politici e giornalisti un po’ disonesti, si possono anche incontrare oneste donne delle pulizie alle prese con amori con l’A maiuscola e ragazze in “tacchi a spillo alla Almodovar” che si aiutano nelle difficoltà. Alcune giovani donne, correndo impavide su vertiginosi “tacchi a spillo alla Almodovar”, tra agenti di commercio innamorati, commercialisti dai controversi gusti sessuali, forse gay o impotenti, retate della polizia nei Club per scambisti,
ragazzine dai capelli fuxia, e infiniti aperitivi e happy hour, combattono come amazzoni moderne, cercando di sfoderare un po’ di quel coraggio che aveva in battaglia la Camilla, lei giovane regina dei Volsci che nel 300 a.c. che combatté contro i troiani in quella che è la Ciociaria oggi.
Pinuccia, Mimma, Luisella, Ginevra e qualcun’altra, riescono a tenere la rotta nonostante tutto,
facendo mangiare la polvere alle sfigate che finiscono nelle grinfie di “le sette sataniche” casarecce o ubriache in “hotel a Ibiza”, e anche alle vigliacche che non avendo avuto il coraggio d’osare si sono arrese ingoiando ansiolitici, dopo aver
abbandonato i propri sogni, cercando di depredare anche quelli delle amiche ancora in pista in “tacchi a spillo alla Almodovar”.
Emulare la mitica regina Camilla forse è impossibile, ma tra passioni, tradimenti, libri di magia, lettura dei tarocchi gratis, un coraggio da leonesse, uno stiletto di Prada e una “Alviero Martini”, qualcuna di loro in modo riesce a restare a galla e coerente a se stessa nella provincia di Frosinone!
La vita della Provincia italiana e in quella che è la Ciociaria oggi, può essere molto più intrigante di quanto si possa immaginare, specie se si mettono alla berlina tutti i vizi privati o pubbliche virtù della Provincia di Frosinone, e Simona Aiuti ha scoperchiato buona parte di quel torbido che molti si affannano a nascondere nella Ciociaria di oggi.
In una cittadina dell’Italia centrale come tante identificabile con la Provincia di Frosinone, attorno agli studi della mitica “Radio Camilla”, chiamata così in onore della regina dei Volsci, si svolgono le vicende umane di segretarie tatuate, improbabili dj, vigili del fuoco sexy, P.R. spregiudicate, trans brasiliani in completi leopardati che hanno lasciato il basket per locali trans, professoresse senza eredità in declino che si dilettano con “libri di magia” e “lettura di tarocchi”, parenti serpenti che si azzuffano, sciampiste innamorate, segretarie tatuate occupate nella lettura dei tarocchi in orario d’ufficio, e insegnati di religione che saltano nel letto del parroco nella Ciociaria di oggi.
Tra sesso, scarpe sexy, droghe alcol ed effetti, politici e giornalisti un po’ disonesti, si possono anche incontrare oneste donne delle pulizie alle prese con amori con l’A maiuscola e ragazze in “tacchi a spillo alla Almodovar” che si aiutano nelle difficoltà. Alcune giovani donne, correndo
impavide su vertiginosi “tacchi a spillo alla Almodovar”, tra agenti di commercio innamorati, commercialisti dai controversi gusti sessuali, forse gay o impotenti, retate della polizia nei Club per scambisti, ragazzine dai capelli fuxia, e infiniti aperitivi e happy hour, combattono come amazzoni moderne, cercando di sfoderare un po’ di quel coraggio che aveva in battaglia la Camilla, lei giovane regina dei Volsci che nel 300 a.c. che combatté contro i troiani in quella che è la Ciociaria oggi.
Pinuccia, Mimma, Luisella, Ginevra e qualcun’altra, riescono a tenere la rotta nonostante tutto, facendo mangiare la polvere alle sfigate che finiscono nelle grinfie di “le sette sataniche” casarecce o ubriache in “hotel a Ibiza”, e anche alle vigliacche che non avendo avuto il coraggio d’osare si sono arrese ingoiando ansiolitici, dopo aver abbandonato i propri sogni, cercando di depredare anche quelli delle amiche ancora in pista in “tacchi a spillo alla Almodovar”.
Emulare la mitica regina Camilla forse è impossibile, ma tra passioni, tradimenti, libri di magia, lettura dei tarocchi gratis, un coraggio da leonesse, uno stiletto di Prada e una “Alviero Martini”, qualcuna di loro in modo riesce a restare a galla e coerente a se stessa nella provincia di Frosinone!
La “Radeca” nel quotidiano Ciociaria oggi
La Radeca è una festa frusinate che affonda le proprie origini in un’epoca estremamente lontana nei secoli, forse addirittura precristiana, infatti Frosinone ha origini antichissime e la tradizione può essere facilmente ricollegata ai Saturnali romani e di conseguenza ai riti della fertilità e della fecondità. La lunga foglia della “Radeca”, non rappresenta altro che una foglia d’agave simbolo di fertilità per eccellenza nell’antichità.
Ci sono documenti ufficiali negli statuti comunali del XIII° secolo che parlano in maniera esplicita di una norma in base alla quale venivano sospese tutte le attività giudiziarie durante le festività come il Natale, l’Epifania, i periodi delle messi, della vendemmia,
e le giornate antecedenti le ceneri, cioè quelle della festa della “Radeca”appunto nella ciociaria oggi.
Tale ricorrenza assunse un significato molto importante tra il 1798 e il 1799, quando i frusinati si ribellarono contro le truppe d’occupazione Francesi presenti in città.
Il 26 luglio 1798 l’intera popolazione di Frosinone insorse scacciando la guarnigione transalpina, non potendo più tollerare le ingenti tasse imposte dopo il costituirsi della Repubblica Romana spalleggiata appunto dai Francesi.
Alla sommossa popolare di Frosinone, seguì una violenta repressione, così dura da portare al massacro di moltissimi innocenti ed anche al danneggiamento di alcuni edifici sacri di Ciociaria oggi, un’intera armata capeggiata dal generale Girarban saccheggiò la città senza alcuna pietà.
Un anno dopo i frusinati, nonostante fossero ancora intenti a leccarsi le ferite, vollero ugualmente festeggiare il carnevale e quindi onorare la festa della “Radeca”, per esorcizzare fame, paure e per
irridere i potenti. Quel giorno mandarono un messo ad Anagni dove stazionava il generale francese Jean Etienne Championnet, annunciandogli che Frosinone si era nuovamente ribellata.
Nel frattempo nella zona dove oggi si può identificare più o meno l’incrocio tra la Casilina e il piazzale De Mattheis, si era radunata una gran folla in attesa dell’ufficiale e ogniqualvolta da lontano si sentivano gli zoccoli d’un cavallo sopraggiungere, la gente urlava “ esseglie….esseglie!! Eccuglie..!”
Quando finalmente Championnet giunse, si trovò in mezzo ad un clima goliardico e sbeffeggiante, capì d’essere stato menato per il naso, ma non se la prese e si mischiò alla folla bevendo il tradizionale vino rosso e mangiando le famose e ineguagliabili fettuccine ciociare.
I soldati transalpini ricevettero in dono delle graditissime botti
di vino rosso e da allora Championnet divenne simbolo del carnevale, infatti ogni anno un fantoccio vestito da generale francese satollo e sbronzo viene festeggiato e poi dato alle fiamme alla fine della giornata.
Il cuore della manifestazione è sempre stato nel rione “Giardino” dove ancora oggi si svolge la parte più importante della festa, presso la chiesa di Santa Elisabetta e proprio là c’è la casa di Carnevale, lascito di un facoltoso frusinate, edificio che un tempo era probabilmente una caserma: luogo da cui stare alla larga!
Da alcuni anni nel quotidiano Ciociaria oggi, grazie ad un rinato fervore di riscoperta dei nostri antichi usi e costumi, la popolazione frusinate
si mobilita periodicamente in vista dell’appuntamento del martedì grasso in cui si rinnova con vigore la tradizione della “Festa della Radeca”.
Tale manifestazione sta riacquistando il giusto prestigio che per un certo lasso di tempo si era perso.
Si tratta d’un evento che, come dicevo, coinvolge in modo particolare gli abitanti del quartiere “Giardino”, custodi da sempre della memoria degli atavici fasti e poi l’intera cittadinanza, che rivive il gusto di un’antica festa.
Forse è una questione di campanilismo, tuttavia è fantastico vedere la mobilitazione crescente della cittadinanza nel far rivivere le proprie origini, nell’organizzazione della sfilata carnevalesca.
Tutti i Rioni Storici della città, ovvero il Giardino, il Centro Storico, Madonna della Neve, La Pescara, Via Gaeta, rappresentati da gruppi organizzati e vestiti secondo la tradizione dell’epoca gareggiano come se si trattasse d’un palio!
Il corteo della Radeca naturalmente inizia a sfilare dalla Chiesa di Santa Elisabetta dove c’è la casa di Carnevale, con uomini abbigliati in stile settecentesco a rappresentare i personaggi storici del periodo in cui la città di Frosinone era occupata dalle truppe francesi e i “radecari” al cui centro vi sarà l’immancabile “pantanaro” con la sua “cima de broccole” che brandendo festanti la classica “radeca”foglia di agave, simbolo della festa saranno accompagnati da bande musicali, gruppi folkloristici, alcuni pittoreschi carretti addobbati carichi di botti di vino tassativamente rosso e gli immancabili dolciumi tipici della Ciociaria.
A chiudere il lungo serpentone sbraitante e festante, ci sarà il carrettino, sul quale spicca il fantoccio del generale Jean Antoine Etiennè Championnet, protagonista del nostro Carnevale.
Il comitato organizzatore del quartiere Giardino nel guidare la manifestazione dall’origine curando ogni dettaglio, si occupa dei festeggiamenti fino a tarda sera, riscuotendo ogni anno grande consenso popolare, dai costumi splendidi dei gendarmi francesi e dei nobili dell’epoca, al carro del Generale, ai cori, ai canti, sino ad arrivare al rogo del fantoccio che in fine arderà tra le fiamme come catarsi, purificazione, liberazione e per esorcizzare infine paure e tristezza e soprattutto la miseria!
Vino a fiumi, radiche sollevate al cielo aritmicamente nella danza degli uomini, come buon auspicio e cantine piene di avventori che bevono e si divertono al ritmo del “Salterello”.
Dunque Il tradizionale fantoccio del generale Championnet verrà messo al rogo dopo la lettura del testamento e l’intervento del “notaro” che in punta di satira sbeffeggia i potenti come accadeva nel 700’!
La festa continua fino a tardi con la distribuzione di vino, e maccheroni fini fini.
Euiua Carnuale, Euiua la Radeca !!!”.
La radeca, quotidiano ciociaria oggi, la radeca, provincia di frosinone, simona aiuti blog,