
simona aiuti
Un po’ troppo frettolosamente definita divina, la cara vecchietta attorniata da bestiole e chiusa da quarant’anni nella sua villa di Sant. Tropez, ad un’analisi più attenta, tanto meravigliosa non sembra affatto. Non stupisce per nulla che il rapporto tra la famosa ex attrice francese e Nicolas il suo unico figlio rifiutato ancor prima di nascere è complicato, anzi quasi inesistente. BB in fondo non si nasconde, non ha mai voluto essere una madre e l’ha sempre detto. Non si sentiva matura e a quanto pare non lo è ancora a ottant’anni.
Il rifiutato figlio, che vive da molto tempo ormai nel nord Europa, in
Norvegia in semi anonimato, ha tentato di bloccare l’autobiografia della donna che lo ha faticosamente partorito, ma senza esito. Ha dovuto infine accettare che la vegliarda madre lo definisse “un tumore”. In particolare nel raccontarsi la Bardot parla di “culo grosso” durante la gravidanza , che ricorda come un incubo, e da quell’incubo è nato un bambino del tutto indesiderato. Scrive di essersi messa addosso una
bottiglia di acqua calda, e che avrebbe preferito la “ nascita di un cagnolino .”
Parla ancora di “Nove mesi di terribili” fin dai primi giorni, durante i quali prendeva la morfina per dimenticare quello che definiva “ questo tumore” presente nella sua pancia che era paragonata al “coperchio di una bara”.
Poi arriva il momento delicato della nascita, un parto difficilissimo e il bimbo subito affidato ad una balia e mai coccolato e amato.
“Ho avuto un figlio che non ha provocato in me un terribile sviluppo dell’istinto materno”!
Nonostante il tempo, i rapporti tra madre e figlio non sono mai migliorati, l’affetto non è mai decollato, tanto che Brigitte Bardot non è stata invitata nemmeno al matrimonio di Nicholas, e ha pochissimi contatti con lui.
All’alba degli 80 anni, BB non sa cosa significhi né essere madre, né
tanto meno essere nonna, poiché non conosce i nipoti, non li ha mai visti.
“Io non sono un buon nonna. Vivono in Norvegia con il padre Nicolas Charrier, non parlano francese, e non hanno l’opportunità di vedermi. Perché barare?Sai, ho sempre detto quello che ho pensato e ripensato ed è quello che ho detto. Non ho mai creduto i legami di sangue, ma le cose potrebbero cambiare nei prossimi mesi”
In realtà l’attrice francese che ha appeso la professione al chiodo nel ’73 non ha mai dimostrato una grande filantropia, sembra non amare affatto la “razza umana”, mentre è sempre stata del tutto votata agli
animali.
Più volte ha detto senza pudore che se muore un essere umano non le importa niente, non le interessa affatto, poiché lei ama solo e soltanto le specie animali e lo ha ampiamente dimostrato a quanto pare con le sue battaglie animaliste, che però sono del tutto svilite del loro valore con una premessa simile. Non è accettabile ignorare i bisogni dei bambini anteponendoli per quelli degli animali.
Non ha avuto remore di scrivere cose che hanno ferito suo figlio, non ha rinunciato a far uscire la sua autobiografia e il fatto che Nicholas sia andato a vivere così lontano da lei non è davvero un caso.
Dunque ha veramente senso continuare a idolatrare una donna simile?
Simona Aiuti
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