
Simona Aiuti
Ne avevamo già consapevolezza da secoli ma oggi, sembra che fior di ricerche scientifiche accurate ci confermano e sottoscrivono che il mare fa bene al cervello e rende felici.
Un recente studio condotto in dieci anni di ricerca accurata e dettagliata, dimostra come l’acqua, elemento primario, rilasci sostanze chimiche collegate alla felicità. Pertanto, quel senso di benessere che sentiamo in riva al mare, al lago mentre peschiamo, o in prossimità di un ruscello, oggi è certificato dalla scienza.
Stare vicino l’acqua stimola il cervello e fa sprigionare in noi
sostanze altamente benefiche come la dopamina, la serotonina e l’ossitocina. Il benessere dello iodio è qualcosa di acquisito da molto tempo, infatti, sono note le malattie come il gozzo, tipiche di persone che vivono in zone dell’entroterra e quindi lontane dal mare. L’idroterapia, la pet teraphy con i delfini, la ginnastica in acqua sia per la riabilitazione dopo un infortunio o anche solo per rimettersi in forma, sono attività consolidate del cui beneficio si cantano spesso le lodi.
Tali conferme sono riportate sul sito ericazuanon.com che cita il libro di Wallace J. Nichols ‘Blue Mind: The Surprising Science That Shows How Being Near, In , On, Or Under Water Can Make You Happier, Healthier, More Connected, And Better At What You Do’.
Insomma, la scienza dimostra come stare vicino, sopra, dentro o sotto l’acqua possa renderci più felici, più sani, più connessi con il cosmo circostante e si trovano grandi miglioramenti anche per chi soffre di malinconia e depressione. Fare corsi di nuoto, di sub e dedicarsi all’esplorazione sottomarina a contatto con le creature del mare, sono delle altre attività da cui innegabilmente si traggono grandissimi benefici.
L’acqua e quindi soprattutto il mare, così come i laghi o i fiumi,
portano al cervello almeno cinque benefici basici e fondamentali per la felicità e il benessere dell’individuo. Il colore blu dona sollievo, infatti, è stato chiesto a 232 persone in tutto il mondo di indicare il proprio colore preferito e a maggioranza è risultato essere il blu.
Secondo uno studio, per calmare i nervi e nutrire il subconscio, basta anche solo osservare un paesaggio marittimo, poiché guardare immagini della natura fa attivare le parti del nostro cervello associate a un atteggiamento positivo nei confronti della vita, influisce alla stabilità emotiva e al recupero di ricordi felici.
Sembra anche che l’acqua riesca a ringiovanire le menti stanche.
In uno studio del 1995 pubblicato su Environmental Psychology sono stati analizzati il rendimento e la concentrazione di due gruppi di studenti: a uno erano state assegnate stanze con vista più paesaggistica (alberi, laghi, prati) e all’altro erano state date stanze su vedute più urbane.
Il primo gruppo non solo ha dato risultati più brillanti, ma ha dimostrato anche una maggiore capacità d’attenzione. Sapevamo già che stare all’aria aperta fa bene, ma ora sappiamo anche che si è più felici stando in prossimità di un corso d’acqua, che dopotutto ci riporta

Simona Aiuti
al nostro stato naturale.
Noi siamo connessi all’acqua fin dal principio della nostra vita, e poi il corpo è mediamente composto per il 75% da acqua e il mantenimento della quantità adeguata d’idratazione è basilare per il corretto funzionamento dei nostri organi.
Simona Aiuti