Sarà un po’ difficile difendere la giovane Alice Sabatini, forse ingenua, culturalmente molto acerba, anzi, embrionale nella formazione scolastica, lei che si presenta come marmo mai scalfito da scalpello di scultore!La neo Miss Italia, secondo il televoto o tele qualcosa, eletta la più figa del nostro paese e qui qualche riserva già l’avrei. Sì, Miss Italia, quel terribile residuato di una cultura televisiva pecoreccia, ripudiato dalla RAI, e declassato su La7, che generalmente ha un target culturale un tantinello più altino, o forse ultimamente si è fatto alticcio? Il concorso è vecchiotto nel suo significato, la gente lo sente, e ora si riempie di modelle, #tatuatechediociaiuti.
La sventurata e direi vagamente svampita fanciulla, che dire bellissima per me è un bell’azzardo, ha purtroppo fatto una dichiarazione infelice, forse uno scivolone esagerato, fuori luogo, e proprio durante la trasmissione che l’ha incoronata, e che l’ha resa immediatamente bersaglio dal web il quale ha fatto di lei “carne di porco”.
E come avrebbe potuto essere diversamente, visto che ha esternato una minchiata apocalittica?
Il caro vecchio, tarchiato e incanutito e frollato Claudio Amendola, le ha chiesto in che epoca avrebbero avuto piacere o curiosità di vivere, potendo scegliere, tra tutte le epoche della storia del mondo, compreso il giurassico in cui tutti erano analfabeti, e credo le sarebbe andata benissimo, di lusso.
La nostra eroica Alice, chiamata a rispondere per prima, “peste la colse”, risponde sorridendo come una ignara jena ridens, e non si sa perché, che lei avrebbe voluto vivere nel 1942. Tutti restano esterrefatti. Però lei, audace, forse svampita, probabilmente piena di quell’ubiacatura di chi non sa nemmeno perché si trova lì, argomenta dicendo che siccome a scuola sui libri si leggono pagine, e pagine, e pagine sulla seconda guerra mondiale, allora lei avrebbe voluto vivere quell’epoca, così, per vederla questa benedetta seconda guerra mondiale, che sarà mai, tanto come donna sarebbe stata a casa a fare la calzetta, mica con un mitra in mano su una montagna!? E già, la cara ragazza, giovane virgulto che sicuramente imperverserà in video nei prossimi anni, tutte queste pagine, e pagine, le avrà viste, tralasciando di leggerne e studiarne qualcuna.Aveva l’aria di quel paesano che dice all’emigrante che torna in vacanza: “allora, come sono queste tedesche”? Sottolineando tutto con quello sguardo ammiccante e bonario al tempo stesso.Rideva la fanciulla, mostrando una bella dentatura, ignara del mondo che continua a girare, pensando forse al prossimo tatuaggio da farsi sull’altra coscia, con le cellule cerebrali a rimbalzare da una parete all’altra del suo cranio, scivolando miseramente.
Sono molte le cose che la pulzella ignora, tra cui il fatto che le donne italiane altroché se hanno fatto la guerra, facendo la staffetta come Tina Anselmi, per nominarne una ben nota, oppure imbracciando il mitra come partigiane, facendo i salti mortali per dar da mangiare ai figli con tutto razionato, o addestrandosi come le ragazze della Repubblica di Salò. Mille sono state le attività delle donne in quegli anni, comprese quelle lasciate dagli uomini per andare al fronte, come guidare il tram, o il camion.
Probabilmente ora nella giovane mis Italia, discretamente bella, come può esserlo un bel cotechino a Natale per uno che sta in dieta, dovrà solo preoccuparsi di sorridere, noi però ci prendiamo il diritto di guardare altrove.