Sarà maggio quando si giungerà allo sprint finale del processo denominato come “Calciopoli2”, ma la cosa più interessante del 19 aprile è stata la dichiarazione spontanea di Pairetto che però non ci dice nulla di nuovo: “Io ho avuto rapporti conviviali con dirigenti del Parma, del Verona, con Meani, Facchetti con cui sono stato più volte a pranzo e cena, Governato, Corsi, Zaccarelli, Romero, Dal Cin, Sensi”. Forse può stupire un po’ il candore con cui ciò si afferma, ma è lecito chiedersi perché non lo abbia dichiarato cinque anni fa!
Dunque ora è ufficiale che Pairetto mangiava spesso con Giacinto Facchetti e si vedeva con mezzo mondo del calcio dell’epoca.
Durante l’udienza si è evinto che ci sono telefonate in cui non c’è scritto nulla, altre in cui si legge che le telefonate sono state ascoltate ma non registrate per un errore del server e quindi solo segnalate.
C’era una telefonata di Pairetto con il presidente dell’Empoli Corsi che chiede quali arbitri gli avrebbe mandato e Pairetto risponde che ci saranno i sorteggi. Si chiede dunque l’acquisizione di questa telefonata e degli altri relativi brogliacci. Infine si fa riferimento ad un altro paio di telefonate con Collina (sempre lui) e con Rizzoli.
L’avvocato della Juventus entra in scena deciso, aprendo una prospettiva nuova per la partecipazione del club, che ricordiamo è responsabile civile al processo Calciopoli2, e le sue argomentazioni sono sposate da tutti gli altri legali.
Sono ritenute inammissibili le sentenze Gea con rito abbreviato; quei processi erano fatti noti e andavano chiesti prima. Si considerano anonimi e dunque inutilizzabili tutti i documenti riportati perché nessuno di loro è sottoscritto, e riguardo ai commenti sulle partite di calcio addirittura le citazioni dei siti dei tifosi della Lazio a commento di una partita della loro squadra contro la Juve. E su un Inter-Juventus le dichiarazioni a mezzo stampa di un direttore tecnico dell’Inter. E che prova è la voce pubblica? Diventa mezzo di prova a furor di popolo? E’ grottesco, o meglio potrebbe esserlo.
E su Lecce-Juve riecco dichiarazioni di Zeman, ma Zeman è stato testimone dell’accusa e non gli sono state fatte domande su questo punto. E a proposito degli articoli di stampa, forse i tifosi della Juventus si potrebbero ben lamentare dell’assenza di Tuttosport (unica testata equilibrata) da questa rassegna stampa.
Dunque secondo Vitiello non si evince alcuna prova diretta, e nessuna prova nuova: gli articoli 468 e 507 dicono che questa produzione è inammissibile. Tant’è!
Simona Aiuti – Italia chiama Italia
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