Archivio per 10 Maggio 2010

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La Juventus chiede la revoca dello scudetto all’Inter!

Il Cda della Juventus chiede la revoca dello scudetto 2006. Quattro giornate a Totti, inibizione per Oriali. Oltre a Spalletti spunta un’ipotesi Del Neri. Con Marotta arriva Paratici? Del Piero: E’ andato tutto storto. Chiellini: Ci resta il futuro. Il Chelsea vince la Premier League. Benitez resterà a Liverpool se…

Il Cda della Juventus chiede la revoca dello scudetto 2006 – Il Cda della Juve, riunitosi per l’approvazione della terza trimestrale di bilancio ha deliberato di inviare ai presidenti di Coni e Figc, alla Procura Federale e al Procuratore Federale Capo un esposto in cui chiede di revocare l’assegnazione dello scudetto 2005-2006, che Guido Rossi nel 2006 assegnò all’Inter, motivando la sua decisione con l’asserzione che “gli organi federali possono intervenire con un apposito provvedimento di non assegnazione quando ricorrono motivi di ragionevolezza e di etica sportiva, ad esempio quando ci si renda conto che le irregolarità sono state di numero e portata tale da falsare l’intero campionato ovvero che anche squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi”. L’esposto si basa sulla premessa che “il movimento sportivo si basi e si fondi sulla lealtà tra – e nei confronti de – gli affiliati, nonché sulla equità e parità di trattamento“, come ebbe ad anticipare John Elkann lo scorso 29 aprile. La Juventus in sede sportiva venne condannata per i rapporti che intercorrevano tra i suoi dirigenti di allora ed esponenti della classe arbitrale e della Federazione. Ma, come afferma l’esposto presentato oggi, nel procedimento penale in corso a Napoli emerge invece che anche tra gli esponenti della società beneficiata dall’assegnazione dello scudetto a tavolino e tesserati del settore arbitrale vi era una “fitta rete di contatti”. Come si legge sul comunicato della società, “tali contatti rappresentano, secondo i criteri adottati dalla Procura Federale nel giudizio a carico della Juventus, la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva. È convinzione della Juventus, pertanto, che venga meno il presupposto della decisione assunta dal Commissario Straordinario della Federcalcio nel 2006: l’inesistenza, cioè, di ‘comportamenti poco limpidi’ addebitabili alla squadra che risultò prima classificata dopo la penalizzazione delle altre”.




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