La Lazio s’inchina all’Inter e il mondo sportivo s’infuria!
Domenica sera la Lazio ha affrontato l’Inter di Moratti e si è consumato l’ennesimo pasticcio all’italiana, una pantomima che poco ha avuto a che fare con lo sport e una farsa che conferma ancora una volta quanto lo sport italiano manchi di cultura, “fair play”, correttezza e rispetto dell’avversario.
Che l’Inter sia forte è palese, lo testimonia la classifica ed i risultati, ma qualunque trofeo va guadagnato sul campo, senza sconti o atteggiamenti anti sportivi.
Chi ama lo sport non ha potuto che indignarsi, vedendo le tifoserie laziali bianco azzurre che tifavano Inter, contro la propria squadra con striscioni di dubbio gusto.
In campo intanto la Lazio era amorfa, sembrava disorientata, incapace di prendere la minima iniziativa, pressata psicologicamente dal contorno surreale che stava vivendo! C’era la paura di vincere o di pareggiare, forse i calciatori si prefiguravano uno scenario di insulti e improperi per non aver accontentato i tifosi.
Non dobbiamo dimenticare che il campionato italiano è molto seguito all’estero e quindi è ovvio che non abbiamo dato prova di stile, e sportività. Tutta questa operazione anti sportiva è stata messa in atto ad uso e consumo di chi è disposto a vedere la propria squadra, ovvero la Lazio in B, ma non la Roma vincere il campionato.
La presidente della Roma Rossella Sensi si è risentita, non ha apprezzato questo gioco al massacro che ha ben poco di sport, mentre Moratti continua nella sua linea snob/indifferente di chi si fa scivolare le cose addosso a cui l’opinione pubblica crede poco.
Tutti gli interisti, infatti, si stanno domandando che fine farà l’Inter dopo il prossimo atto pubblico della FIGC.
Essere avversari in campo, affrontarsi a viso aperto senza tirare mai indietro la gamba e restare poi amici e non nemici fuori dal campo per ora sembra un’utopia per moltissime tifoserie, spalleggiate, va detto, da dirigenze poco illuminate.
Dunque l’Inter è prima ma non per suo solo merito.
Simona Aiuti