Torna a soffiare il vento dell’est di Zeman! – di Simona Aiuti
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2Secondo Zeman, fu machiavellicamente assunto al Napoli con il benestare di Moggi con l’intento di rovinargli la carriera. Noi non sappiamo se ciò sia vero, ma qualche dubbio lo nutriamo”
di Simona Aiuti
Zdenek Zeman ha testimoniato il 20 novembre a Napoli per il processo sullo scandalo del calcio e non poteva perdere l’occasione per vivere il canto del cigno, un refolo di vento di notorietà per poco vissuta e forse tanto rimpianta.
Ha sostenuto che la sua carriera di allenatore è stata danneggiata dopo la denuncia del doping incentrata sul nulla e approdata a nulla, in cui fu coinvolta la Juventus, per sette anni perquisita in ogni angolo e senza mai trovare nulla.
L’ex d.g. della Juve Luciano Moggi avrebbe, infatti, impedito che Zeman allenasse squadre come il Palermo e il Bologna e avrebbe altresì favorito la sua assunzione al Napoli solo per rovinarlo, come ha affermato. E’ lecito chiedersi come mai un uomo ritenuto così potente sia potuto finire inquisito?! E perché sia stato l’unica pedina di una intera scacchiera a finire sotto il microscopio.
Dunque Zeman sarebbe stato boicottato da Moggi, anch’egli in aula. Zeman ha detto: “Ho allenato in pace fino al ‘98, poi si è scoperto che Moggi non mi voleva in squadre tipo Bologna e Palermo”.
Il tecnico boemo che vive in Italia da quando era appena un ragazzo, avendo lasciato l’Europa dell’Est dove la vita era dura essendo oltre cortina, ha costruito una carriera in Italia e ha fatto a suo tempo le note dichiarazioni di presunto doping relativo a calciatori e squadre italiane, omettendo del tutto ciò che accadeva all’Est, dove lo sport era quasi esclusivamente doping, al punto che alcune ragazze si mascolinizzarono, per quanti ormoni avevano in corpo, ma vincevano tutte le medaglie.
Zeman non ha mai denunciato tutto questo, ed ha anche sottolineato che l’ex vicepresidente del Lecce, Moroni, gli riferì di essere stato rimproverato dall’allora amministratore delegato della Juventus Giraudo per averlo preso nella società pugliese.
Zeman, notoriamente serafico e poco loquace, si è anche soffermato a ricordare la sua breve esperienza nel Napoli: “Alla settima giornata, dopo il pareggio a Perugia, fui esonerato: noi facemmo una grande partita, vincevamo e ci fu fischiato contro un rigore inesistente. In tv fui esonerato dal signor Corbelli (ex presidente del Napoli, ndr)”. Secondo Zeman, fu machiavellicamente assunto al Napoli con il benestare di Moggi con l’intento di rovinargli la carriera. Noi non sappiamo se ciò sia vero, ma qualche dubbio lo nutriamo.